SPECIALE ANIMAZIONE GIAPPONESE
A bordo del Gattobus
La natura per tanti artisti è una Madre, per Hayao Miyazaki è decisamente un’Amica.
Presenza fissa e costante nei suoi film, capace di difendersi con le unghie e con le fauci come in La principessa Mononoke o di ritagliarsi un proprio spazio fra le nuvole di Laputa – Il castello nel cielo, nel caso di Il mio vicino Totoro è un rifugio sicuro per le due sorelline Satsuki e Mei. La loro mamma è in ospedale e le due bambine assieme al papà si trasferiscono in campagna per starle più vicino.
Come quasi sempre accade, sia ad Est che ad Ovest di questo nostro pianeta, sono i piccoli spettatori a rivelersi i privilegiati scopritori del mondo nascosto dietro il quotidiano. È grazie al loro sguardo franco ed innocente che le protagoniste fanno la conoscenza con il personaggio che è la Natura per eccellenza. Totoro, storpiato dall’originale “toruro” cioè “troll” dalla piccola Mei, vive in un albero di canfora ed il suo compito è far crescere le piante, vigilare sulla foresta e sui suoi abitanti, far piovere e regolare i ritmi della terra. Buffo, tenero incrocio fra una talpa, un orso e un procione, è accompagnato da una ridda di amici altrettanto particolari, fra cui il Gattobus, che si è fissato nell’immaginario comune come uno degli emblemi dello Studio Ghibli, assieme ovviamente a Totoro stesso. Vive in un mondo a metà tra il sogno e il reale, dove i voli a bordo di animali magici passano inosservati, ma la mattina successiva appaiono nuove piante, impronte che suggeriscono presenze sconosciute. L’amicizia del gruppo non solo insegna ai singoli membri a crescere, in questo caso particolare aiuta a recuperare la speranza nella guarigione della mamma, ma indirizza lo sguardo d’insieme su ciò che ci circonda. Il messaggio ecologista di Miyazaki suggerisce sempre una coesistenza pacifica fra Uomo e Natura, dimostrando una mentalità priva di vuota retorica e grondante di buon senso. Così come Totoro giocando porta le sorelline a scoprire la foresta, loro imparano a coltivare i semi che lui regala, apprezzando di riflesso ciò che l’impegno e la fatica fanno germogliare. Senza rendersene conto le bimbe oppresse dalla preoccupazioni ritrovano la spensieratezza perduta: perché, proprio come le pianticelle hanno bisogno di acqua e sole, così i bambini per crescere e diventare belle persone hanno bisogno di risate e corse pazze.
Il mio vicino Totoro [Tonari no Totoro, Giappone 1988] REGIA Hayao Miyazaki.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Noriko Hidaka, Chika Sakamoto, Shigesato Itoi, Sumi Shimamoto, Hitoshi Takagi, Tanie Kitabayashi, Yūko Maruyama.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Letizia Ciampa, Lilian Caputo, Oreste Baldini, Roberta Pellini, Vittorio Amandola, Liù Bosisi, George Castiglia.
SCENEGGIATURA Hayao Miyazaki. ART DIRECTOR Kazou Oga. MUSICHE Joe Hisaishi.
Animazione/Fantasy, durata 86 minuti.