Torino GLBT Film Festival, 19-25 aprile 2013, Torino
“Le persone non sono né una cosa né l’altra”
[Xavier Villaverde]
Xavier Villaverde presenta al GLBT Film Festival di Torino El sexo de los ángeles, il suo quarto lavoro da regista.
Villaverde è presente in sala alla prima proiezione del film e definisce il suo lungometraggio una pellicola militante. Alla domanda (tanto banale quanto inevitabile) della reale possibilità di una relazione a tre, Xavier dichiara di conoscere tre che persone che da quattro anni vivono e si relazionano come accade in una abituale relazione a due. Certo, il sentimento deve essere solido e bisogna costantemente lavorare su se stessi.
Barcellona. Bruno (Llorenç González) e Carla (Astrid Bergès-Frisbey) sono una coppia solida, complice e sensuale. L’equilibrio della relazione viene rotto dall’arrivo di Rai (Alvaro Cervantes), misterioso ed estremamente seducente, da cui Bruno rimane folgorato. Quando Carla scopre che Bruno la tradisce con uomo, si isola nella casa dei genitori dove i due ragazzi convivevano, lo lascia e gli chiede di andarsene. Su consiglio dello stesso Rai però, Carla accetta che Bruno continui a vedere Rai pur rimanendo insieme a lei. Le difficoltà ora aumentano poiché non tutti comprendono lo sforzo di Carla e anche la ragazza non è completamente convinta della sua decisione. Per dimostrare a Bruno la complessità della sua situazione, Carla esce con Rai che dà il via ad un esplicito gioco di seduzione anche nei suoi confronti. I due ragazzi si innamorano, ma non vogliono fare a meno di Bruno. È davvero necessario scegliere? Se la sceneggiatura si nutre di stereotipi (la chiamata al cellulare, l’incidente, l’amica tossica e cartomante, la casa occupata, la corsa nel bosco, le scene di sesso fotocopia) e di escamotage narrativi affinché il film ingrani da sé, la sensualità e il fascino degli attori divengono fondamentali perché il gioco di seduzione sia credibile. Il tono è quello di una sit-com che non trascina mai veramente il suo pubblico, ma la fotografia tutto sommato si difende e gioca su colori decisi, saturi; le inquadrature sono ampie quando in scena c’è il free-style e sullo sfondo un’insolita Barcellona metropolitana; la camera si stringe invece sul viso di Carla o quando ad occuparla per intero sono le spalle di Rai. Peccato per la scena finale che, a causa forse della sua lunghezza, si gioca l’attenzione dello spettatore che un po’ sorride e un po’ smette di crederci. Per il suo ritmo incalzante la pellicola ha buone possibilità di emigrare dalla sua Spagna e farsi vedere altrove, in Europa. Infatti, nonostante le ingenuità di scrittura, El sexo de los ángeles affronta con estrema leggerezza una questione – quella della bisessualità – che vuole in tutti modi fuggire dall’essere il tema del film e che, come ha affermato lo stesso Villaverde, non vuole veicolare alcun messaggio ma mostrare una possibilità.
El sexo de los ángeles – The Sex of the Angels [Id. Brasile/Spagna 2012] REGIA Xavier Villaverde.
CAST Llorenç González, Álvaro Cervantes, Astrid Bergès-Frisbey.
SCENEGGIATURA Ana Maroto. FOTOGRAFIA Sergi Gallardo. MUSICHE Eduardo Molinero.
Drammatico, durata 105 minuti.