L’Osceno moderno: “continuiamo così, facciamoci del male”
Tra le tante citazioni di Nanni Moretti una delle più note è “continuiamo così, facciamoci del male”: il comico è questo, un ponte tra il riso e il pianto, tra l’accettazione e il rifiuto. Per far ridere bisogna puntare su difetti, mali, manie, e gli italiani hanno molto su cui ridere mentre piangono questo momento.
La tv è piena di programmi comici in cui si mettono sotto la lente d’ingrandimento il nostro “bel paese”, gli italiani “brava gente”. Da Crozza nel Paese delle Meraviglie, passando per Zelig, programma Canale5, e svoltando a Glob, programma Rai3, arriviamo fino a La prova dell’otto di Caterina Guzzanti, in onda su Mtv; in modi diversi, tutti analizzano idola, miti e mancanze del paese delle meraviglie. Se Crozza è il padre della satira politica, Zelig incarna la comicità “pop”, Glob lo spirito intellettuale, tipico della terza rete, La prova dell’otto quello giovane e fresco – sulla rete c’è anche Mario di Maccio Capatonda. Per anni Zelig è stato fucina di nuovi talenti, giocando sulla stessa struttura: i comici rotolano sul palco, narrando l’italiano e l’Italia, indossando la maschera ora di un tipo, ora di un altro. Se al timone del programma per anni c’è stato Claudio Bisio, quest’anno a condurre sono due “militanti” del sorriso, tra le fila del comico, Teresa Mannino e il Mago Forrest. Si ride poco, mai di gusto; le gag, gli sketch scivolano tra il noioso, il blando e il già visto. Intellettuale e radical chic è Glob – il martedì e il mercoledì con Glob Porcellum, il venerdì con Glob Therapy – che deforma l’osceno moderno, chiedendoci, a mani giunte, di andare al di là dell’ostacolo e interpretare il contemporaneo con sguardo leggero e pungente. Le imitazioni di Giulia Innocenzi, dei capigruppo del M5S Lombardi e Crimi, si alternano alla lettura dell’attualità di Curzio Maltese, Walter Siti, Stefano Bartezzaghi. Glob fa buoni ascolti, ha il suo pubblico, anche grazie all’elegante ironia di Bertolino. Intelligente è l’impulso metatelevisivo della giovane Guzzanti che interpreta Flavinia, presentatrice di Culturissima, programma non suo, fatto per avvicinare i giovani alla cultura. Il suo one-woman-show ironizza su alcuni “pilastri” della cultura di oggi, giocando su ciò che piace al pubblico – “ALYCE make up lezioni di trucco” (parodia di Clio Make up & co), “XY factor” (parodia del programma musicale più noto) –, facendo l’occhiolino a Ginnaste, vite parallele e Il testimone di Piff, che diventa “Er Pips”. Flavinia, protagonista della maschera di “Vichi di Casa Pound”, portatrice sana del gene Boris, incarna la conduttrice raccomandata, ignorante, oca, che non sa parlare e non viene presa sul serio dall’ospite della serata. Si incastrano così le varie pagine della tv italiana, le stupidità di una generazione forse per certi versi sbagliata, o meglio, con miti sbagliati. In questo intricato mondo del comico, si scopre al di sotto del riso, un ghigno mostruoso in cui riconosciamo tutte le paure, le ipocrisie dell’uomo contemporaneo.
Zelig [Canale 5, 1997 – in corso]
PRODUTTORE Mediaset. PRESENTATORI Teresa Mannino, Mago Forrest.
Cabaret, durata 120 minuti (puntata).
Glob Porcellum/Glob Therapy [Rai 3, 2005 – 2010; 2012 – in corso]
PRODUTTORE Rai. PRESENTATORE Enrico Bertolino.
Satira, durata 50 minuti (puntata).
La prova dell’otto [MTV, 2013]
PRODUTTORE Ruvida Produzioni Srl, Ambra Group. PRESENTATRICE Caterina Guzzanti.
Parodia, durata 43 minuti (puntata).