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Tutti gli alieni sono americanofili
Independence Day è un film del 1996, diretto da Roland Emmerich, regista conosciuto per la sua predilezione per il genere fantascientifico e catastrofico.
Il 2 luglio le normali trasmissioni satellitari vengono disturbate da un segnale radio intercettato ed analizzato da David Levinson (Jeff Goldblum) come un conto alla rovescia. Contemporaneamente il sistema per la rilevazione di intelligenze extraterrestri rileva un oggetto in avvicinamento alla Terra, dal quale si staccano 27 parti minori: sono navicelle aliene che vanno a posizionarsi sopra le principali città mondiali, in attesa che il conto alla rovescia finisca per sferrare un attacco globale contemporaneo. Il resto della storia, seppur molto articolata e non priva di momenti rilevanti, è già conosciuta: gli alieni sono brutti e cattivi, tecnologicamente superiori agli umani, ma anche poco accorti nel considerare il sentimento patriottico che lega gli Americani. A risolvere la vicenda ci penserà David stesso assieme al comandante dell’aviazione militare Steve Hiller (Will Smith), mentre non mancherà l’immolazione dell’eroe/uomo comune americano da tutti considerato pazzo perché affermava d’esser stato rapito dagli alieni anni prima. Ovviamente vincono i terrestri. Parliamoci chiaro: se si è interessati a vedere Independence Day difficilmente sarà a causa della sua trama; il punto di forza sta negli effetti speciali che, infatti, hanno valso alla pellicola un premio Oscar e numerose nomination a premi minori legati alla fantascienza. Memorabili le scene di distruzione dei principali monumenti americani e mondiali, così come l’arrivo dell’astronave sopra New York, che compare da oltre una nube intensa dai toni grigio-rossastri. Risultano valide anche le interpretazioni degli attori ormai affermati Goldblum e Smith, che sanno passare dai momenti più tragici a quelli comici con buone tempistiche. La fantascienza ha, come tutti i generi, quei suoi punti chiave che rischiano di far morire il genere, ma, anche se Independence Day non se ne fa mancare uno, riesce comunque a confezionare un ottimo prodotto da intrattenimento con forte impatto visivo e coinvolgimento: le più o meno nascoste citazioni cinematografiche – da HAL 9000 sul pc di David alle scene coi cacciabombardieri alla Top Gun, senza parlare dell’universo di pellicole sugli alieni – sottolineano, oltre che una buona capacità registica, un legame alla patria che è presente in molti registi naturalizzati americani. Emmerich reinterpreta il significato del Giorno dell’Indipendenza Americana regalando al “suo” popolo un nuovo motivo per festeggiare il 4 luglio (1776-1996).
Independence Day [id., USA 1996] REGIA Roland Emmerich.
CAST Will Smith, Jeff Goldblum, Bill Pullman, Margaret Colin, Vivica A. Fox.
SCENEGGIATURA Dean Devlin, Roland Emmerich. FOTOGRAFIA Karl Walter Lindenlaub. MUSICHE David Arnold.
Fantascienza, durata 147 minuti.