Future Film Festival, XV Edizione, 12 – 17 aprile 2013, Bologna
Ineffabile malinconia
La maledizione di Yuki ed Ame non è quella di aver ereditato il gene dell’uomo lupo dal loro defunto papà, ma il dover condividere con il suo ricordo una vita di isolamento ed incertezza. Bambini o lupacchiotti? Frequentare la scuola o imparare a cavarsela sulle montagne?
Se nell’età più innocente queste domande non si fanno granchè sentire, specie per Yuki, pronta a raccogliere tutto ciò che di divertente la vita ha da offrirle, crescendo la storia della loro piccola famiglia diventa tutta una serie di scelte. Passi avanti nel mondo degli uomini, ripensamenti, esitazioni, corse sfrenate a quattro zampe nella neve. Non essere certi di quale mondo sia il più giusto per se significa porsi delle domande molto più grandi della propria età anagrafica. E in questo guazzabuglio, il faro che permette di non perdersi è il sorriso di Hana, la madre dei due fratellini. Punto fermo nelle loro vite ed al contempo tratteggiata in continuo mutamento, perché sembra che il regista Mamoru Hosoda concordi con chi ritiene che avere dei bambini significa crescere assieme.
Hana stessa deve rivalutare ciò che credeva giusto o sbagliato, per poter essere in grado di accompagnare serenamente i suoi figli lungo i cammini che si sono scelti. Poteva essere un film straziante e drammatico o al contrario pendere per un sentimentalismo a buon mercato. Wolf Children – che per due proiezioni ha riempito le sale al Future Film Festival di Bologna – invece costringe lo spettatore ad un’identificazione generale dei personaggi, pungolandolo con gli stessi quesiti etici a cui, per crescere davvero, Hana, Yuki ed Ame devono trovare una risposta. Giusto e sbagliato non sono due concetti astratti, ma la linea di demarcazione che segna tutto il racconto, scorrendo attraverso le parole di una Yuki ormai adulta e mostrando gioie e dolori di una vita accomunata, man mano che il tempo passa, non più tanto da un segreto da custodire, quanto piuttosto dall’affetto sopravvissuto e fortificato da mutamenti e lacrime. Perché una “famiglia”, sembra suggerirci il film, è proprio questo.
Wolf Children [Ookami kodomo no Ame to Yuki, Giappone 2012] REGIA Mamoru Osoda.
CAST (voci originali) Kumiko Aso, Megumi Hayashibara, Takuma Hiraoka.
SCENEGGIATURA Mamoru Osoda, Satoko Okudera. MUSICHE Takagi Masakatsu. MONTAGGIO Shigeru Nishiyama.
Animazione/Fantasy, durata 118 minuti.