Una mediocrità presidenziale
1600 Penn è uno di quei casi in cui è difficile descrivere il perché si continui a guardare una serie o quali siano i pregi della produzione. Realizzata ad hoc per riempire un buco nella mid season della NBC, la serie ha riscontrato una percentuale di ascolti inaspettata, oltre a ricevere critiche quanto mai variegate.
Il maggior pregio e insieme difetto è l’anonimato: delle gag, della sceneggiatura, del montaggio e della composizione in generale. La serie si tiene equidistante dalla parodia acuta e dissacrante e da una restituzione verosimile della realtà familiare della Casa Bianca. Situazioni come quelle presentate da Gad e compagni potrebbero essere trasferite in qualsiasi Stato e ambiente, purtroppo però la loro costruzione manca di coerenza; ma soprattutto le puntate diventano una serie di eventi scollegati tra di loro, che si susseguono senza soluzione di continuità. Girato quasi totalmente in interni, le scenografie appaiono poco più che pannelli teatrali e le inquadrature non nascondono gli occasionali blooper. La sola scansione temporale cui ci si appiglia è una gravidanza che procede a sbalzi, per usare un eufemismo, e gli escamotage narrativi risultano inevitabilmente ridicoli, al limite della surrealtà. Ma forse, in qualche modo, proprio questa neutralità stilistica e questa vuotezza di contenuti sono i punti di forza di una serie studiata appositamente come riempitivo di intrattenimento. E’ difficile farla rientrare tra le produzioni più qualitativamente valide degli ultimi anni, qui il prezioso espediente della famiglia presidenziale è solo uno spunto di ambientazione che non sfrutta mai l’occasione per andare oltre e costruire qualcosa di veramente valido. 1600 Penn si crogiola dunque nella sua mediocrità e con essa riesce ad attirare il pubblico nei suoi momenti di inattività, giocando forse sul bisogno primordiale di puro intrattenimento visivo. Sottotono sono inoltre anche gli attori, che poco lasciano trasparire dell’ex Dharma di Dharma & Greg, Jenna Elfman, e del futuro Steve Wozniak di jOBS, Josh Gad. In pratica non c’è nessun motivo lampante per cui si dovrebbe emettere una qualche propaganda a favore di questa serie, anzi, sarebbe più semplice sostenere il contrario. Ma c’è un qualcosa che tutto sommato ce la fa perdonare, almeno per questa prima stagione.
1600 Penn [Id., USA 2012] IDEATORI Josh Gad, Jan Lovett.
CAST Josh Gad, Jenna Elfman, Martha MacIsaac, Andre Holland, Bill Pullman.
Sitcom, durata 22 minuti (episodio), stagioni 1.