SPECIALE ALFRED HITCHCOCK
La quintessenza del grande maestro
Una terrazza sul mare, un uomo e una donna, Elena e Devlin. Si abbracciano, si amano e la macchina da presa si insinua nei loro baci, nei loro abbracci. Tre minuti in cui si indaga sulla coppia, sul loro rapporto; tutto il resto si perde e al centro ci sono solo loro due. Questo è uno dei baci più lunghi della storia del cinema. Questa è una delle sequenze hitchcockiane più note.
Questo è Notorious – L’amante perduta, i cui protagonisti sono Elena/Ingrid Bergman, figlia della spia tedesca John Huberman, e Devlin/Cary Grant, agente segreto che la contatta per chiederle di partecipare a una missione in Brasile. Lui, il cervello; lei, la passione. Lui, la divisa; lei, l’alcool e l’amoralità. I due però sembrano legarsi indissolubilmente fino a quando la missione data a Elena – smascherare Alessio Sebastian e un complotto filonazista – complica la situazione. Si instaura così un triangolo tanto perfido quanto geniale, perché ben raccontato e sviluppato. Nulla è ciò che sembra in Notorious: il “cattivo” indossa abiti eleganti e dimostra sentimenti e gelosie, il “buono” invece è freddo, rigoroso, tratta con durezza e ruvidezza la sua donna, addirittura insultandola. Elena viene etichettata come “navigata”, amorale, ma è l’unica a prodigarsi per gli altri, capace di grandi passioni e sentimenti. Un caffè è una trappola mortale. Una bottiglia mancante nella cantina è l’indizio per capire che qualcosa non torna. Insomma, Hitchcock realizza un jeu de massacre in cui tre generi (thriller, spionaggio e melò) si combinano perfettamente, grazie alla suspense. Pensiamo alla famosa sequenza in cui il bello e dolente personaggio della Bergman tenta di rubare una chiave – come spesso accade gli oggetti sono centrali, ricchi di istanze e valori. Notorious – L’amante perduta è tutto giocato sulla dicotomia amore/dovere, morale individuale/bene collettivo e i personaggi incarnano perfettamente questo dualismo: chi ama (Elena) sente il dovere sulle proprie spalle, chi vive per il dovere (Devlin), quando incontra l’amore, perde ogni regola e chi viene raggirato è in balìa di tutto quanto, amore (per la propria donna e per la propria madre) e dovere (anche se i suoi compagni attendono un suo passo falso). Notorious è un film da vedere e rivedere, in esso che contiene tutto, sentimento e azione, “buono” e “cattivo”, lirismo e spionaggio, donna vittima e uomo eroe, come anche il contrario: una donna che agisce, rischiando tutto, e due uomini vittime dei propri cliché e della propria madre. Si può perdere quello che Truffaut definisce “la quintessenza di Hitchcock”?
Notorious – L’amante perduta [Notorious, 1946] REGIA Alfred Hitchcock.
CAST Cary Grant, Ingrid Bergman, Claude Rains, Leopoldine Konstantin, Louis Calhern.
SCENEGGIATURA Ben Hecht. FOTOGRAFIA Ted Tetzlaff, Robert Capa. MUSICHE Roy Webb.
Thriller/Sentimentale, durata 101 minuti.