“O sei te stesso o sei come tutti gli altri”
Bianco come la scuola, rosso come Beatrice. Per Leo (Filippo Scicchitano) la vita è costellata da questi due colori: insignificante il primo quanto fondamentale e vitale il secondo. Liceale, non ama studiare, anzi. Sogna la ragazza dai capelli rossi (Gaia Weiss), la stessa che celebra Dante nella Vita nova. Un giorno, però, la vita diventa bianca. E Leo è costretto a diventare adulto, grazie anche ad un professore (Luca Argentero, il Sognatore) e all’amica del cuore, Silvia (Aurora Ruffino).
Giovedì sera, all’uscita del film nelle sale cinematografiche, da Ragusa a Trieste, si è potuto assistestere alla premiere in diretta da Roma, con gli attori protagonisti e i Modà, coautori della colonna sonora. Un nuovo evento di promozione che ha permesso ai fan di vedere una performance live e agli appassionati di sentirsi “a casa”. Perché Bianca come il latte, rossa come il sangue non è solamente un film, e nemmeno un libro dal quale è tratto. E’ un prodotto che ha tutte le caratteristiche del successo, di botteghino, almeno. La storia è di una tale delicatezza che era facile perdersi e banalizzarla. I lettori di mezzo mondo – il libro infatti è stato tradotto in 20 paesi – che hanno amato il romanzo di Alessandro D’avenia sono rimasti colpiti dalla sua capacità di parlare con semplicità e amore, riuscendo a strappare un sorriso in un momento drammatico. Ma soprattutto dalla speranza che traspariva in ogni singola pagina. Nel film tutto questo viene ridimensionato, come in ogni adattamento cinematografico, ma non si perde, e la collaborazione di D’Avenia alla sceneggiatura (insieme a Fabio Bonifacci) ne è la conferma. Leo è un ragazzo che in un anno scolastico diventa grande, impara a vivere e sognare. Ma soprattutto ad affrontare la vita, quella vera. Quella per cui basta un attimo perché il rosso si trasformi in bianco. In mezzo però c’è l’azzurro, come Silvia, “come il cielo e il mare”, come il porto dopo la tempesta. E una partita di calcetto non diventa più fondamentale, perché Beatrice deve fare i conti con la crudeltà della vita. Sarà proprio lei a dare la forza a Leo di crescere e vedere il mondo con altri occhi. Perché l’adolescenza, in questo caso, viene vista con la consapevolezza di chi è piccolo ma grande allo stesso tempo. Le parole del romanzo si sono tramutate in immagini che hanno fatto ridere, commuovere, pensare. Ma non hanno lasciato indifferenti. Anche le canzoni dei Modà e la simpatia e la bravura di Filippo Scicchitano hanno aiutato a dare un peso specifico alle parole e alle azioni, ma soprattutto a non smettere di sognare. A volte può prevalere il bianco, ma, come dice il Sognatore, bisogna affrontare la vita come in un ring. Guardandola in faccia. Perché, nonostante tutto, la vita è rossa.
Bianca come il latte, rossa come il sangue [Id., Italia 2012] REGIA Giacomo Campiotti.
CAST Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Gaia Weiss, Luca Argentero.
SCENEGGIATURA Alessandro D’Avenia, Fabio Bonifacci. FOTOGRAFIA Fabrizio Lucci. MUSICHE Andrea Guerra, Modà.
Drammatico, durata 102 minuti.