DVD – FRANCIA 2010
Malgrado tutto, tu mi amerai
Verrà il giorno in cui i pregiudizi saranno sepolti, sovrastati dalla cocente vittoria della civiltà contro l’ignoranza dilagante, contro la paura che mangia l’anima, differenze appianate perchè ormai finalmente solo concetti superflui. Un momento glorioso, il paradiso per tutti. Ma non è questo il giorno.
Rémy lo sa bene. Per via dei suoi capelli rossi non riesce ad integrarsi nella società in cui è costretto a vivere: in conflitto con la famiglia, preso di mira dalla sua squadra di calcio, per lui l’unica soluzione è fuggire in Irlanda. Il suo angelo custode è Patrick, psicologo scolastico anche lui dalla chioma fulva, manipolatore, eccessivo, a tratti indecente, deciso a plasmare il ragazzo, ad irrobustirlo per permettergli di fronteggiare una vita dura che li vede alleati, per vincere e sopravvivere.
Romanzo di formazione on the road, storia di ricerca di un’identità mai del tutto scovata da un ragazzo confuso, terribilmente solo e bisognoso di un confidente che lo segua nei suoi grandi slanci d’affetto come negli improvvisi attacchi di panico. Se vivere concretamente tutto questo non è cosa facile, non lo è nemmeno metterlo in scena. Romain Gavras confeziona un dramma greve, carico di rabbia e disillusione, un cinema intimista a tratti vicino a quello politicamente impegnato del padre, quel Constantin Costa Gavras che pone l’accento su personaggi schiacciati dal potere e costretti a dialogare con esso.
Il figlio invece preferisce instaurare un rapporto diretto tra sé, i suoi protagonisti e il suo spettatore, un triangolo di sensazioni condivise, tra spaesamento, sconforto e disillusione, il tutto descritto grazie a simboli forti che narrano indirettamente la vicenda, nella loro stessa costante ricerca di significato. Il primo posto spetta all’automobile, una Porche modello 944, simbolo fiammeggiante della fuga verso la comprensione: veloce, scattante, roboante, si nota al passaggio, è ammirata, è invidiata, è una rossa naturale ed è venerata come una dea. Controsenso dello spirito consumista? Semplice coincidenza? Voluta contrapposizione perfidamente calibrata? Seguono a ruota la volontà di smascherare la finzione dei giochi di ruolo online e il cercare di capire l’omosessualità, possibile ulteriore opzione per definire se stesso. I capelli vengono rasati per nascondersi, la loro mancanza che invece diventa ulteriore affermazione della lotta perseguita, una parabola che cresce incontrollata puntando sempre più in alto, fino a raggiungere il cielo a bordo di una mongolfiera. In tutto questo la pellicola scorre inesorabile, nel rischio costante di risultare artificiosa: ma ormai è troppo tardi, ci ha invischiato e liberarsene non è cosa semplice.
Our Day Will Come [Notre jour viendra, Francia 2010] REGIA Romain Gavras.
CAST Vincent Cassel, Olivier Barthelemy, Justine Lerooy, Vanessa Decat, Boris Gamthety.
SCENEGGIATURA R. Gavras, Karim Boukercha. FOTOGRAFIA Andre Chementoff. MUSICHE Sébastien Akchoté.
Drammatico, durata 90 minuti.