Ciao, fratello!
Francois Monge (Laurent Lafitte) e Ousmane Diakité (Omar Sy) non potrebbero essere più diversi: parigino doc il primo, dove tutto è servito e riverito, africano e cresciuto nelle difficoltà della periferia di Bobigny il secondo. In comune hanno però il lavoro: ispettore capo della squadra anticrimine Monge, poliziotto della sezione finanziaria Diakité. Si ritrovano così a collaborare dopo che è stato ritrovato il cadavere della moglie del più importante sindacalista di Parigi.
Direttamente dalla Francia, quindi, la nuova commedia con il protagonista di Quasi amici (Sy). Come spesso accade, sembra bastare un solo elemento perché il successo sia garantito. Non sempre però le cose vanno così, e Due agenti molto speciali non fa eccezione. Peccato, perché le premesse erano buone. Fin dalle prime scene è chiara l’intenzione del regista, David Charhon, di mescolare commedia e azione, fra equivoci ed inseguimenti, supportati da un mix di colori e musica. Il film sembra decollare da un momento all’altro, ma i minuti passano e ci si ritrova già alla fine: manca quel salto di qualità necessario affinché il tempo passi velocemente, tra battute e intenti morali. Questi ultimi sicuramente non mancano, ma la sceneggiatura è poco incisiva. I dialoghi non strappano più di qualche risata, ma soprattutto ci si focalizza su tanti temi, senza approfondirli più di tanto. A primeggiare è senza alcun dubbio l’indagine poliziesca e il rapporto tra i due agenti. Due persone agli antipodi, ligia alle regole (più o meno) una, quanto anticonformista l’altra. La “strana coppia” fa sempre bene al cinema, che ne mostra tutte le sfumature, sociali in primis. L’infanzia difficile e malfamata non può essere compresa appieno da un “figlio di papà” perché la differenza tra classi sociali è grande e perché una persona di colore avrà sempre una reputazione in qualche misura negativa. Molto significativa la scena in cui alcuni agenti dell’anticrimine non credono che Diakité sia un poliziotto e lui, prima di mostrare il distintivo, esibisce altre tessere, dimostrando che i pregiudizi esistono ancora. Pregiudizi che lui elimina con un semplice “ciao, fratello!”, ma soprattutto con la grinta e con la convinzione di essere nel giusto e di meritarsi, con il cuore e la volontà, un posto nel mondo. E di riuscire a cambiare il pensiero di alcune persone, Monge per primo, trasformando un rapporto di lavoro, una semplice conoscenza in amicizia. Nel complesso, quindi, Due agenti molto speciali è un film che non incide come avrebbe dovuto e potuto. Tra commedia e dramma sociale, lascia la sensazione di qualcosa di incompiuto.
Due agenti molto speciali [De l’autre côté du périph, Francia 2012] REGIA David Charhon.
CAST Omar Sy, Laurent Lafitte, Sabrina Ouazani, Lionel Abelanski .
SCENEGGIATURA David Charon, Remy Four, Julien War. FOTOGRAFIA Alain Duplantier. MUSICHE Ryan Lott.
Azione/Commedia, durata 96 minuti.