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La madre

sabato 23 Marzo, 2013 | di Alex Tribelli
La madre
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Un tentativo (non riuscito) di thriller orrorifico
Che delusione per uno spettatore scegliere un film dalle aspettative alte e uscire dalla sala cinematografica quasi pentito di averlo visto. È quanto avrà pensato buona parte del pubblico (sottoscritto compreso) vedendo il film La madre, prodotto da Guillermo Del Toro per la regia di Andres Muschietti.

L’incipit è più che buono: un padre, dopo aver ucciso il socio in affari e l’ex moglie a causa della crisi economica, rapisce le due figlie ma nella fuga esce di strada finendo in mezzo ad un bosco. Trova una casa isolata – il più classico e utilizzato elemento orrorifico – dove dimora un’inquietante entità. Dopo gli interessanti titoli di testa che scorrono su disegni infantili, si compie un salto in avanti di 5 anni,mediacritica_la_madre al ritrovamento delle due bambine in uno stato di selvaggio abbandono. Se ne prende cura lo zio ma è chiaro che le nipoti sono sopravvissute grazie all’aiuto di qualcuno che non ha nessuna intenzione di lasciarle. Un thriller con un mistero da svelare, un horror con un’entità astratta che (purtroppo) nel corso della vicenda diventa sempre più concreta, ma anche un doppio dramma familiare che vede nelle figure di innocenti creature l’origine di rabbia e vendetta da parte degli adulti. Interessante è anche l’aspetto sociologico riguardante il comportamento delle figlie: strappate dalla civiltà ancora troppo piccole, diventano creature selvagge al pari degli animali nel momento in cui crescono isolate. Solo la più grande, rientrata nel mondo civile, riacquisisce tutto ciò che aveva precedentemente disimparato. Una prima parte comunque interessante, con soluzioni narrative originali che rielaborano le convenzioni del thriller e dell’horror, ma che cade rovinosamente verso quanto c’è di più ripetitivo e scontato nella seconda parte del film. Anzi, una volta svelato il mistero tutto appare banale ed esilarante con l’entità orrorifica che, invece di essere inquietante, appare goffa e ridicola, oltre a risentire dell’evidente utilizzo del digitale. E tralasciamo il finale, piuttosto patetico e a tratti poco chiaro, che distrugge quanto di buono c’era inizialmente nel film. Ci si aspettava tutt’altro.

La madre [Mama, Spagna/Canada 2013], REGIA Andres Muschietti.
CAST Jessica Chastain, Nikolaj Coster-Waldau, Megan Charpentier.
SCENEGGIATURA Neil Cross, A. Muschietti, Barbara Muschietti. FOTOGRAFIA Antonio Riestra. MUSICHE Fernando Velázquez.
Thriller/horror, durata 100 minuti.

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