SPECIALE INEDITI
Spaesamenti
Estate 1989: Alois Nebel lavora in una stazione ferroviaria sul confine tra Cecoslovacchia e Polonia. La sua vita, dimessa e solitaria, è scandita dagli orari dei treni e dai ricordi di un passato tormentato. E’ un passato fatto di treni fantasma e di ombre oscure che, periodicamente, riemergono nella sua mente sotto forma di nebulose allucinazioni.
Per questi motivi, e per colpa dell’opportunista collega Wachek, finisce in un sanatorio. Lì conosce il Muto, un polacco arrestato dalla polizia di frontiera che porta sempre con sé una vecchia fotografia. Alois presto scoprirà che con lui e il suo passato ha molto in comune. Nel frattempo il regime comunista cade, Alois esce dal sanatorio e si ritrova senza casa né lavoro. Ma conosce Kveta… Vincitore del premio come Miglior Film d’Animazione agli European Film Awards, Alois Nebel deve la propria esistenza al rimando intermediale con la graphic novel. Per la precisione il film, diretto dal cineasta ceco Tomáš Lunák, è il risultato della riduzione di una trilogia di comic-book di Jaroslav Rudiš e Jaromír 99: White Brook, Main Station e Golden Hills. Utilizzando la tecnica del rotoscopio, ricalcando la sagoma dell’attore Miroslav Krobot, il film rappresenta dal punto di vista visivo il felice connubio tra disegno e realtà, nella ricerca di uno stile sobrio al punto giusto. Di una sobrietà speculare al soggetto trattato: umile, confuso, sballottato da continui cambi di rotta. Schizofrenico e spaesato, apolide per storia, Alois Nebel vive il proprio disagio personale di pari passo con i disagi politici dell’Europa Orientale: confini che cambiano, governi incerti, dittature che passano, traumi che rimangono. Un disorientamento che, paradossalmente, colpisce anche la struttura del film. Troppo intento a mettere molta carne al fuoco, Alois Nebel non riesce pienamente a rendere fluido il racconto, risultando, a più riprese, appesantito da numerose parentesi e dall’ingorgo degli eventi esistenti che si è trovato a dover dirimere.
Alois Nebel [Id., Repubblica Ceca 2011] REGIA Tomáš Lunák.
CAST Miroslav Krobot, Marie Ludvìnkovà, Karel Roden.
SCENEGGIATURA Jaroslav Rudiš e Jaromír 99. FOTOGRAFIA Jan Baset Strizensky. MUSICHE Peter Kruzik.
Drammatico/Animazione, durata 84 minuti.