La liquefazione del corpo
Finalmente libero, affrancato da ogni pudore, esibito a nutrimento delle retine, profanato e infine svuotato. In Spring Breakers il corpo umano è sbattuto in faccia allo spettatore che viene indotto a un voyeurismo sovreccitato sin dalle prime sequenze.
Su una spiaggia assolata, “tette e culi” ballonzolano in un samba allucinato che assurge a climax di un momento topico per i giovani americani: l’inizio delle vacanze di primavera. Fisici di materia gommosa e plasticosa perdono la loro consistenza visiva ogni volta che vengono replicati, gettati in pasto a uno sguardo onnivoro che non può cibarsene se non in maniera sempre più indifferente. In un loop di cromie e sonorità sgargianti, l’esibizione della vacuità passa in primis attraverso la messa in mostra del corpo come carne da macello. Il trionfo delle forma dura e cruda, quasi indigesta nel suo riproporsi indifferenziata, è il filo conduttore di una sequela psicotropa di immagini kitsch che irrompono nella linearità narrativa, mettendola sottosopra. Il sogno americano, una retta direzionata verso un finale dove tutto è destinato a compiersi, è ora passato in mano a un pugno di starlettes strappate – nella vita vera – all’adolescenza, che vivono il superamento di questo mito e la sua esorcizzazione attraverso un trip ondivago. Selena Gomez e Vanessa Hudgens scendono dalla giostra Disney per essere masticate dal tritacarne di Korine, che le plasma all’insegna di una differente stereotipia, la ragazzina tutto pepe, dal muso duro e un po’ “zoccola”. Miami, già dagli anni ottanta la città dello “stile MTV”, è la fotografia drogata di una promessa di libertà divenuta un’esibizione muscolare di libertarismo senza scopo, in cui l’ego cerca un’affermazione spasmodica attraverso il flusso del “tutto posso fare, divenire, essere”. La sostanza di questo sogno a stelle e strisce, che ha smarrito il radicamento nelle sue origini, ha perso la sua evidenza e si è sfibrata, decomposta in frantumi che è difficile ricondurre a una loro coerenza. Questa linea retta, lasciata alle ultime generazioni, sembra perciò arrotolarsi su se stessa e trovare uno sfogo, più che una concretizzazione, nel bagno di sangue finale.
Spring Breakers – Una vacanza da sballo [Spring Breakers, Usa 2012] REGIA Harmony Korine.
CAST James Franco, Ashley Benson, Vanessa Hudgens, Selena Gomez, Rachel Korine.
SCENEGGIATURA H. Korine. FOTOGRAFIA Benoît Debie. MUSICHE Skrillex, Cliff Martinez.
Drammatico/Commedia/Thriller, durata 94 minuti.