50 anni e non sentirli
Uscito in perfetta concomitanza con la festa della donna, Ci vuole un gran fisico intende essere innanzitutto un omaggio alle donne che raggiungono e superano il traguardo dei cinquanta anni e un invito a non lasciarsi andare allo scoramento e all’abbandono di sé stesse.
Per lanciare questo messaggio edificante con maggiore efficacia, Sophie Ciarello al suo esordio dietro la macchina da presa sceglie le armi della commedia intimista e vagamente surreale, sorretta da una comicità lieve e garbata anche se allo stesso tempo “normalizzata” e tenuta a bada. Protagonista assoluta, nonché autrice del soggetto, è Angela Finocchiaro, nel ruolo di una donna sull’orlo dei cinquanta, in piena crisi da menopausa e angosciata per il futuro, anche a causa di un presente non particolarmente esaltante. A farle ritrovare il senso perduto della vita e recuperare autostima, ci pensa “l’angelo della menopausa”, interpretato da Giovanni di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Come spesso accade in questi casi, quello che da un lato è la forza del film, allo stesso tempo ne è anche un limite che impedisce di decollare: ci riferiamo all’eccessivo protagonismo assunto dalla pur bravissima interprete che, alla fin dei conti, è uno dei motivi che impedisce all’opera di incidere davvero sia dal punto di vista dell’immediata comicità sia dal punto di vista del ritratto intimista. Ci vuole un gran fisico rimane al palo perché indeciso tra il prendere la via della comicità pura o quella della commedia lieve e sentimentale; e il fatto che tutto giri intorno alla Finocchiaro garantisce sì risate e momenti piacevoli, ma certamente non aiuta nel decidere la strada da seguire. Non è sufficiente neanche la buona prova di Giovanni Storti in un personaggio per lui un po’ inedito un po’ riproposizione di alcuni schemi del trio, così come risultano sacrificati i divertenti caratteri di Elio nel ruolo dell’ex marito parassita e di Rosalina Neri nel ruolo dell’anziana e arzilla madre della protagonista.
È il classico film che lascia in bocca il sapore di occasione sprecata, il retrogusto di idee valide sulla carta buttate poi un po’ al vento. La stessa cosa si può dire dello stile comico scelto, che risale alla tradizione cabarettistica di fine anni ottanta e degli anni novanta, di cui la Finocchiaro è stata protagonista ne La tv delle ragazze e che si è espresso allo zenit nelle prime stagioni di Mai dire gol (Walter Fontana, uno degli autori principali della trasmissione, è qui sceneggiatore) e, sul grande schermo, ha avuto i risultati migliori e più significativi nei primi film di Aldo, Giovanni e Giacomo (Giacomo e Aldo fanno una comparsata, così come Paolo Hendel). Come accennato, però, anche questo tipo di umorismo è riproposto, con pochi felici momenti d’eccezione, stancamente e con poca efficacia, come se invece di ispirarsi al brillante e irresistibile Tre uomini e una gamba ci si sia ispirati al fiacco Tu la conosci Claudia.
Ci vuole un gran fisico (Id., Italia 2013) REGIA Sophie Ciarello.
CAST Angela Finocchiaro, Giovanni Storti, Stefano Belisari (Elio), Raul Cremona.
SCENEGGIATURA Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Pasquale Plastino, Valerio Bariletti. FOTOGRAFIA Giovanni Fiore Coltellacci.
Commedia, durata 90 minuti.