SPECIALE GANGSTER MOVIES
Alcol e sangue
Nel 1919 il governo degli Stati Uniti vieta la produzione, l’importazione e la vendita degli alcolici dando inizio al cosiddetto proibizionismo. Con la convinzione di fare il bene della società, indirettamente contribuisce allo sviluppo della criminalità, del contrabbando e, non ultima, della corruzione. Il cinema classico hollywoodiano degli anni Trenta prende spunto da questa lunga fase della Storia americana per dare il via alla stagione del gangster movie.
Scarface – Lo sfregiato di Howard Hawks e Richard Rosson è senz’altro il più celebre film di questo periodo, tale da aver influenzato nel suo genere non solo le opere a venire ma anche di essere stato oggetto di un altrettanto celebre remake nel 1983, firmato Brian DePalma. La storia è quella dell’italoamericano Tony Camonte che, da guardia del corpo di un gangster, inizia un’inarrestabile ascesa nella criminalità di Chicago fino a diventare lui stesso un potente gangster. Hawks e Rosson mettono in scena tutta la violenza che il proibizionismo è in grado di scatenare, attraverso lotte fra gang, tradimenti, omicidi e l’immancabile contrabbando di alcolici. Sebbene il finale sia dettato dal Codice Hays, la pellicola si astiene dal condannare quanto accade, rappresentando i fatti per quelli che sono. In effetti è paradossale vedere nella polizia l’istituzione che eroicamente salva la società dal criminale di turno quando sono state proprio le istituzioni, se non a creare, almeno ad incentivare il gangsterismo. Si tace, inoltre, della corruzione dilagante fra la polizia che all’epoca assecondava il contrabbando illegale risultando poi frequentatrice dei celebri speak-easy. Ma Scarface ha fatto scuola soprattutto per la sua affascinante messa in scena di chiara derivazione espressionista. Inquadrature fortemente contrastate restituiscono la cupa atmosfera regnante nelle notti di Chicago dove a scorrere non è solo l’alcol illegale ma anche il sangue. Inizialmente, non è Tony Camonte ad apparire ma la sua ombra, proprio come quella del Conte Orlok nella celebre sequenza di Nosferatu il vampiro (1922) di F.W. Murnau. Una X fa da sfondo ai titoli di testa del film, la stessa che ritroviamo scalfita sulla guancia sinistra del protagonista. Ma essa indica anche qualcos’altro: ogni qualvolta che viene commesso un assassinio, quasi sempre per mano di Camonte, la X marchia la scena divenendo un chiaro presagio di morte. Che si tratti di giochi d’ombra creati da finestre, inferriate, pali della luce oppure di veri e propri elementi scenografici, la X rappresenta il filo conduttore dell’intero film divenendo infine la condanna del protagonista: ancor prima dell’esito finale una X marchia Camonte prefigurando come non abbia alcuna via di scampo, da portatore di morte qual era anch’egli che cade infine sotto i colpi della violenza che ha suscitato.
Scarface – Lo sfregiato [Scarface, USA 1932] REGIA Howard Hawks, Richard Rosson.
CAST Paul Muni, Ann Dvorak, George Raft, Boris Karloff.
SCENEGGIATURA Ben Hecht. FOTOGRAFIA Lee Garmes, L.W. O’Connell. MUSICHE Shelton Brooks, W.C. Handy.
Gangster movie, durata 93 minuti.