Est e Ovest mai così vicini
Nomi come Topolino, Pippo e Paperino sono universalmente conosciuti. Tifa, Tidus, Aerith lo sono altrettanto per gli amanti della Playstation, forse un po’ meno per chi non ci ha giocato granché. Ora, mettere insieme i personaggi sfornati dalla Disney negli ultimi settant’anni a quelli creati dalla Square Enix non sembrava solo un azzardo, ma un’autentica blasfemia, un disastro annunciato, una cosa che avrebbe fatto accelerare i tempi della profezia Maya.
Kingdom Hearts (2002), partendo da queste premesse, fu invece un videogioco di clamoroso successo, che sfatò il mito secondo cui animazione e videogiochi sono due mondi simili, ma nettamente separati. In un universo composto di mondi disneyani (quello de La Bella e la Bestia, The Nightmare Before Christmas, Mulan…), l’adolescente Sora (creato da Tetsuya Nomura) è il prescelto per custodire la Keybalde, sorta di spada/scettro in grado di scacciare gli Heartless, creature oscure con l’unico scopo di distruggere il cuore di questi mondi. Affiancato da Paperino, mago alla corte di Re Topolino misteriosamente scomparso, e da Pippo, capitano delle guardie reali, Sora viaggia tra le fantasie disneyane, proteggendole mentre cerca i suoi amici scomparsi, la pacata Kairi e il tenebroso Rikku. I misteri da svelare abbondano, le missioni da completare pure, ma forse questo non basta a spiegare il successo che ha condotto ad un sequel altrettanto apprezzato e svariate ramificazioni anche per altre piattaforme. La forza di questa saga risiede nell’aver sfruttato appieno l’effetto nostalgia dovuto alla presenza di personaggi conosciutissimi, qui molto interattivi, che si muovono in ambienti in cui è quasi moralmente d’obbligo riconoscere una miriade di dettagli, accompagnando il tutto con una storia alla Final Fantasy, in cui magia, battaglie e misteri sono l’ingrediente base. Ci sono il vecchio e il nuovo, ma soprattutto c’è la ripetizione di quei valori che, tanto in Oriente che in Occidente, hanno fatto sognare intere generazioni: coraggio, lealtà alla propria causa, fiducia nell’amicizia. Che si sia cresciuti a manga o a VHS disneyane, questo è il messaggio che ha contribuito a lanciare il format ludico, qui potete giocare accompagnati, più che dal già visto, dal ritrovare vecchie conoscenze ma in una veste tutta nuova, alle prese con un’avventura altrettanto nuova. Mai i cartoni animati e i videogiochi hanno lavorato tanto bene in coppia, allegramente uniti nella consapevolezza che queste “cose da bambini” divertono e fanno un pochino riflettere anche i grandi.
Kingdom Hearts [Giappone 2002].
SVILUPPATORE Square Enix. DISTRIBUTORE Square EA/Disney Interactive. PIATTAFORMA Playstation 2.
Gioco di ruolo.