SPECIALE MUSICAL, II PARTE
É tutta una questione di musical
Ne ha fatta di strada il musical da quando nel lontano 1927 venne girato il primo “talkie” in assoluto, Il cantante di Jazz, che raggiungendo il fino ad allora inavvicinabile obiettivo di catturare non solo le immagini ma anche le voci degli attori durante le loro performance canore, stupì il mondo intero.
Era nato un nuovo tipo di intrattenimento filmico, brioso, eccitante, scatenato, spesso allucinato e delirante, che facilmente si adattava a ogni altro film: bastava aggiungere qualche scena dove si canta e si balla. Ma è sempre stato nell’ambito della commedia, che il musical ha trovato maggior ospitalità: tra gli svariati casi, Grasso è bello di John Waters (1988) si è creato una sua propria nicchia di culto, arrivando a meritarsi un remake nel 2007, Hairspray, che pur non raggiungendo né l’eleganza né la levatura musicale dei classici del genere, e smorzando in parte l’umorismo dissacrante dell’originale, ha il pregio di riportare sullo schermo un veterano dei musical come Travolta, qui in una simpatica versione femminile “oversize”, che omaggia quella che in Waters era affidata al suo attore feticcio, Divine. Tracy, spumeggiante adolescente dalle curve generose, sogna di partecipare a un celebre show televisivo, ma la madre, consapevole che la sua fisicità le impedirà di coronare il suo sogno, tenta di risparmiarle l’amarezza del probabile insuccesso. Tracy riuscirà a entrare nel corpo di ballo, ma dovrà scontrarsi anche con la spietata produttrice decisa a lanciare la figlia in tv (Brittany Snow di American Dreams) e l’esclusione dei ballerini afroamericani dallo show. La musica “è intorno a noi, non bisogna fare altro che ascoltarla”, affermava il bimbo prodigio August Rush: in effetti le prime scene di Hairspray ricordano molto da vicino La musica nel cuore (la Sheridan però era riuscita a declinare meglio la preminenza dell’elemento sonoro nella quotidianità). Il merito di Shankman, regista ma sopratutto coreografo diplomatosi alla prestigiosa Juilliard, è quello di aver coinvolto dei grandi interpreti in questo suo personale ma onesto omaggio alla musica. Che di fatto non è semplice colonna sonora dell’esistenza, ma composita forma d’espressione del genere umano, che pur cambiando nei luoghi e nel tempo resta costantemente presente nei millenni: dopo più di ottant’anni, non stupisce quindi più di tanto che i musical continuino ancora ad ammaliarci.
Hairspray – Grasso é bello [Hairspray, USA 2007] REGIA Alan Shankman.
CAST John Travolta, Michelle Pfeiffer, Amanda Bynes, Nikki Blonsky, Christopher Walken.
SCENEGGIATURA Leslie Dixon, Mark O’Donnell, Thomas Meehan. FOTOGRAFIA Bojan Bazzelli. MUSICHE Marc Shaiman.
Commedia musicale, durata 117 minuti.