Tradizione, innovazione ma soprattutto comicità
Fin dalla nascita della televisione italiana il quiz ha rappresentato uno dei programmi più visti del piccolo schermo, sia per la sua innata capacità di intrattenere e divertire sia perché il vero protagonista è la gente comune, permettendo una sorta di identificazione nello spettatore.
Oggi, in un momento in cui la televisione vive un evidente declino causato dalla supremazia del web, il quiz rappresenta ancora un solido programma. E lo sarà sempre, del resto chi non ama giocare “in prima persona”, rispondendo alle domande come se fosse lì in tv? Attualmente sono diversi i quiz che invadono i palinsesti sia della tv pubblica che di quella commerciale. L’eredità e Affari tuoi vedono nelle vesti di conduttori rispettivamente Carlo Conti e Max Giusti: mentre il primo, con eleganza e sobrietà, conduce nel vero senso della parola un gioco piuttosto tradizionale, il secondo si pone allo stesso livello del giocatore, conducendo in modo più personale e scherzoso un gioco “popolare” in tutti i sensi. Entrambe le personalità, tuttavia, pur all’opposto, cadono spesso in una fastidiosa antipatia. Tralasciando i format condotti da Enrico Papi – espressioni piuttosto volgari che vedono nelle vesti di concorrenti persone visibilmente ignoranti messe lì apposta – un cenno merita l’eleganza e simpatia dell’erede di Mike, Gerry Scotti. Perfetto nel condurre giochi tradizionali e più seriosi come Chi vuol essere milionario? è da sempre uno dei volti più amati della tv italiana. Ma la vera novità, che merita maggior attenzione, è rappresentata da Avanti un altro!, condotto da Paolo Bonolis con la collaborazione di Luca Laurenti. Freschezza e, soprattutto, comicità sono le parole d’ordine di questo quiz che si crea da solo senza seguire rigide regole prefissate. Il tutto grazie all’inimitabile personalità del conduttore che può permettersi di fare qualsiasi cosa, dal prendere bonariamente in giro concorrenti e pubblico fino a mangiare del cibo in tv. E che dire del Minimondo? Una galleria di personaggi strani e curiosi quanto improbabili – si pensi allo Iettatore o all’amatissimo Alieno – che sbucano all’improvviso per fare domande di ogni tipo. Ogni puntata ha uno sviluppo mai scontato e banale, capace di attirare anche spettatori poco inclini al quiz o al duo Bonolis-Laurenti. Un concentrato esplosivo che ha saputo rinnovare nel migliore dei modi la tradizione di uno dei generi televisivi più amati di sempre, oltrepassando i confini del semplice quiz per creare uno show a tutto tondo.