La medaglia del cattivo
C’era una volta un ragazzino che si sedeva davanti alla televisione in salotto e accendeva la sua console per “spippolare” ai videogiochi. A quel ragazzino venivano date due possibilità: essere buono o, qualche volta, cattivo. Solitamente l’obiettivo più allettante era la conquista di un trofeo alla quale solo i buoni potevano aspirare. C’erano sì dei cattivi con i quali divertirsi e magari vincere, ma i tempi non erano ancora maturi per loro.
Quel ragazzino ero io, lo stesso “io” che pochi giorni fa, con qualche centimetro in più di barba sul viso, è entrato in sala per vedere Ralph Spaccatutto, ultimo gioiello uscito dalla factory disneyana, che racconta una storia che nella mia fantasia si era già svolta più e più volte ma che il tempo aveva rimosso. I videogiochi esistono anche dopo aver spento la console? Certo. I buoni sono veramente buoni? Non tutti, la maggior parte sono ipocriti. E i cattivi, sono felici di essere cattivi? Alcuni, comunque li trovi ogni giovedì sera nel regno di Pac-Man alla riunione dei “cattivi anonimi”. Chi non ha passato ore davanti allo schermo catodico cercando di finire i livelli di Super Mario Bros. o i “boss” di Final Fantasy probabilmente si affezionerà a questo film per motivi universali: i personaggi divertenti, una storia avvincente, una regia molto ben curata, alcune citazioni ben posizionate (il matrimonio rovinato in stile Kill Bill) e un tripudio di colori da far invidia a La fabbrica di cioccolato. Gli altri, i nerd, gli smanettoni passati e presenti, dovranno necessariamente ripensare alla loro infanzia e ai concetti di bene e male attraverso i quali avevano basato la propria formazione virtuale. Ralph è il cattivo di un gioco che porta il nome di un altro personaggio, Felix Aggiustatutto, il cui unico sogno è guadagnare una medaglia per conferire dignità al suo ruolo. Vanellope Von Schweetz è un “glitch”, cioè un bug, un errore, un outsider che vuole vincere la corsa di “Sugar Rush” per tornare ad essere protagonista del videogioco. Evitando i facili passaggi da buono a cattivo e viceversa, Rich Moore (già aiuto regista del film dei Simpson) ci propone in modo assolutamente credibile un universo tragicomico popolato da falsi buoni, falsi cattivi, duri dal cuore d’oro, buoni affascinati dalla violenza, cattivi rassegnati al proprio ruolo, in una rassegna di prototipi cinematografici che annullano ogni possibile dicotomia e aprono una breccia nell’ultimo baluardo fantastico rimasto della nostra infanzia. Un ottimo prodotto d’animazione, forse il migliore del 2012, che non lesina né sull’azione e nemmeno su alcuni riusciti coup de théàtre. Da vedere.
Ralph Spaccatutto [Wreck-It Ralph, USA 2012] REGIA Rich Moore.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) John C. Reilly, Jack McBrayer, Jane Lynch, Sarah Silverman.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Massimo Rossi, Daniele Giuliani, Cristiana Lionello, Gaia Bolognesi.
SCENEGGIATURA Jennifer Lee, Phil Johnston. MONTAGGIO Tim Mertens. MUSICHE Henry Pryce Jackman.
Animazione, durata 101 minuti.