Tra cinema e pittura
Ernest & Celestine è un film sui pregiudizi. Questo potrebbe sembrare l’ennesimo trionfo tautologico, ma non se a fare i conti con essi sono un orso e un topo. Francia. Come ogni favola che si rispetti ci si trova in un mondo fittizio, abitato distintamente dagli orsi, che vivono all’aperto, e dai topi, che vivono sottoterra. Nel primo universo prevale il disgusto per ciò che abita sotto, mentre viceversa regna la paura per “il grande orso cattivo”.
Peccato che il “cattivo” in questione, Ernest, sia solo un tontolone povero e affamato (dalla rude voce di Claudio Bisio) che accoglie in casa Celestine, una topolina carina carina doppiata da una voce altrettanto carina (Alba Rohrwacher, perfetta con il suo timbro infantile). Derisi e ghettizzati per il rapporto instaurato nonostante le “diversità razziali”, i protagonisti vengono messi sotto processo. Letteralmente. Il film è dunque anche una storia d’amicizia tra due personaggi opposti nelle dimensioni quanto speculari nei destini già scritti: Ernest non vuole tramandare la stirpe avvocatesca della famiglia, sfidando la fame in nome della musica, e Celestine si rifiuta di diventare dentista, amante qual è di tela e pennelli. Il mondo illustrato nel 1980 dalla belga Monique Martin (in arte Gabrielle Vincent), ricreato per il cinema da Daniel Pennac, rappresenta un perfetto connubio tra due generazioni: la prima è quella cresciuta a pane e Disney, che scorreva i fogli per animare un personaggio (ve lo ricordate?); l’altra è quella nata già nell’era digitale, dall’occhio abituato alla computer grafica. Le due epoche trovano il loro sunto nella tecnica dell’acquerello, che dà vita a un dipinto minimalista composto da colori, evocati dalla puerile fantasia della topina, e da soavi note, tra cui quelle create dallo stesso Ernest. Se per i nostalgici il disegno a mano rappresenta un tuffo nel passato, per i novellini è un’operazione neologica ma altrettanto spettacolare, in grado di raccontare una storia prettamente attraverso la pratica della “visione”. Solo le immagini, infatti, possono fotografare così significativamente la meraviglia delle stagioni e la caducità delle apparenze. Presentato all’ultimo Festival di Cannes, nella sezione “Quinzaine des Réalisateurs”, Ernest & Celestine ha ottenuto una menzione speciale, perché speciale è quest’opera rispetto all’infinita matassa del mondo dell’animazione.
Ernest & Celestine [Id., Francia 2012] REGIA Stèphane Aubier, Vincent Patar, Benjamin Renner.
CAST, DOPPIATORI ORIGINALI Pauline Brunner, Anne-Marie Loop, Lambert Wilson.
CAST, DOPPIATORI ITALIANI Claudio Bisio, Alba Rorhwacher, Dario Cantarelli.
SCENEGGIATURA Daniel Pennac. MUSICHE Emmanuel Deletang.
Animazione, durata 79 minuti.