Grazie, Mr Jackson!
La sala è fredda (il maltempo colpisce davvero ovunque), il bambino accanto a te si lancia i pop corn sul cappotto e una ragazza si trastulla con il cellulare. Eppure tutto perde di importanza, tutto tace, non appena le note degli archi volano sui verdi prati della Contea e d’improvviso sembra che Il Signore degli Anelli non si sia mai allontanato dalle sale.
Il regista Peter Jackson, a cui va un ringraziamento per non avere tradito la fiducia di coloro che aspettavano un film dalla lavorazione travagliata, regala quasi tre ore di vecchi ricordi e nuove emozioni. Ritornano alcune antiche conoscenze, tra cui le tanto amate panoramiche sulle indomabili lande neozelandesi, e ne facciamo di nuove o quasi, principalmente il riluttante, giovane hobbit Bilbo Baggins, che si unisce suo malgrado ad un’allegra combriccola di nani decisi a riconquistare il loro regno perduto. E chi è meno adatto di un hobbit pantofolaio per sfidare troll di montagna, goblin e un drago sputafuoco? Eppure gli eroi tolkeniani sono così, apparentemente poco adatti all’avventura letteraria o cinematografica, ma in grado di far dimenticare che ciò che si vede sullo schermo “non esiste”, anche grazie ad un soddisfacente effetto 3D. Stavolta la compagnia è più numerosa ed il capo è un fiero principe dei nani anziché un timido mezzuomo – e chi non sa la differenza corra a colmare la lacuna!, però la sostanza non cambia in un film che non vuole distinguersi dai capitoli che lo hanno preceduto e di cui lui è il prequel nella fabula originale. Con lungimiranza, si è pensato anche a chi entra nella Terra di Mezzo per la prima volta, evitando gli eccessivi rimandi a ciò che è stato per concentrarsi sulla vicenda presente, dopo il dovuto traghettamento da un arco narrativo all’altro per cui torna brevemente in campo Elijah Wood. Se il cuore di tutta la vicenda è l’incontro/scontro tra Bilbo, Gollum e il suo “Tesssorooo”, certamente il contorno del viaggio verso Ereborn, la Montagna Solitaria, è un percorso piacevolissimo e coinvolgente. Più che un viaggio inaspettato, un ritorno molto atteso e niente affatto deludente, anche se mastro Baggins potrebbe replicare che le avventure “sono cose estremamente scomode e che fanno fare tardi a cena”.
Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato [The Hobbit : An Unexpected Journey, USA/Nuova Zelanda/Gran Bretagna 2012] REGIA Peter Jackson.
CAST Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Cate Blanchett.
SCENEGGIATURA P. Jackson, Guillermo Del Toro, Fran Walsh, Philippa Boyens. FOTOGRAFIA Andrew Lesnie. MUSICHE Howard Shore, Neil Finn.
Fantasy/Avventura/Epico, durata 169 minuti.