River to River – Florence Indian Film Festival, 7-13 dicembre 2012, Firenze
Se il boss ha la pelle scura
Due famiglie rivali si contendono il controllo di Wasseypur. Una faida familiare che si tramanda di padri in figli scandisce il ritmo degli anni che passano in questa terra ricca di carbone e di autorità corrotte. Così Anurag Kashyap, regista indiano in ascesa, delinea i confini del suo dittico Gangs of Wasseypur.
Dopo opere giovani e irriverenti (spesso sottovalutate), Kashyap si cimenta con questo titolo a dir poco imponente in un processo di mescolanza di generi cinematografici. Sequenze fortemente debitrici della tradizione gangster si concatenano a momenti musicali legati ai classici bollywoodiani. Il regista si conferma un abile architetto di storie giovani e moderne, capaci di conciliare la filmografia noir e delle storie di mafia con il gusto esotico e accaldato della polvere indiana. Infatti, sono proprio il caldo e la luce del sole a caratterizzare le immagini dei due film, rendendo terreno e personaggi inscindibili, come viranti ai toni seppia. Inutile ribadire quanto una trama del genere, soprattutto se divisa in capitoli, possa farci ricordare i classici del nostro cinema, dalle famiglie de Il Padrino alle droghe di Scarface. Questo film, però, non ha niente a che fare con i suoi corrispettivi occidentali, al contrario oppone loro una sua personalità: per averne conferma basterebbe un confronto con l’altro dittico, Sarkar e Sarkar Raj di Ram Gopal Varma, i cui intenti di omaggio in chiave indiana moderna sono ben più espliciti. Questa maratona di cinque ore ci dimostra in che misura il cinema indiano sia in grado di prendere possesso di strutture filmiche tipicamente occidentali. Kashyap può vantare con questo film un grande successo in tutto il mondo e la partecipazione a Cannes (nella Quinzaine des realisateurs) prima di arrivare in Italia al River to River; il film è stato inoltre recentemente incluso nei titoli del prossimo Sundance. Oltre al regista-astro nascente, tra i nomi del cast troviamo Nawazuddin Siddiqui, la cui performance non smentisce la fama che lo sta travolgendo negli ultimi mesi. Dopo le notevoli interpretazioni in Kahani e Miss Lovely (anch’esso passato a Cannes), l’attore cerca con GOW la sua consacrazione e, soprattutto nel secondo capitolo, possiamo dire che porta a compimento la sua missione. Anzi, non sarebbe troppo sbagliato asserire che l’incanto e l’atmosfera creati dal film siano dovuti in gran parte a questi due nomi, i quali, se non veramente debuttanti, stanno trovando ora il loro riconoscimento definitivo.
Gangs of Wasseypur 1 e 2 [id., India 2012] REGIA Anurag Kashyap.
CAST Nawazuddin Siddiqui, Manoj Bajpai, Aditya Kumar, Huma Qureshi.
SCENEGGIATURA Akhilesh, A. Kashyap, Sachin Ladia, Zeeshan Quadri. FOTOGRAFIA Rajiv Ravi. MUSICHE Sneha Khanwalkar.
Gangster, durata 320 minuti.