INEDITO – GERMANIA/SVIZZERA 2011
Quale futuro?
L’economia collassa, le regole sociali vengono meno, il clima terrestre si sta notevolmente trasformando in così poco tempo che siamo incapaci ad adattarci. Quale sarà il nostro futuro? Tim Fehlbaum, regista del film tedesco Hell (2011), ce ne propone uno.
In un futuro imprecisato, ma non troppo lontano, la temperatura è notevolmente aumentata e le riserve d’acqua dolce sono praticamente esaurite. La società non esiste più, resta soltanto qualche sopravvissuto che cerca di arrangiarsi come può, anche se vivere o morire in un contesto del genere fa poca differenza. Il film si concentra sul viaggio, non privo di ostacoli, compiuto dai protagonisti Marie e Leonie verso le montagne dove si crede esista ancora l’acqua, bene prezioso. Noi spettatori contemporanei siamo stati abituati ad un certo cinema catastrofico – il produttore del film è, guarda caso, Roland Emmerich – in cui spaventosi eventi climatici spazzavano via l’umanità. E credevamo che quegli eventi solo nel buio della sala potessimo viverli. Eppure dopo certi eventi che recentemente hanno colpito il pianeta – ultimo l’uragano Sandy che ha devastato la città di New York – ci siamo ricreduti. Ma se quel cinema puntava a mirabolanti effetti speciali con distruzioni di massa com’è di regola a Hollywood, Hell pone l’accento sul “day after tomorrow”, su come i superstiti sopravvivano cercando di adattarsi ad un mondo che non è più quello che conoscevano. Splendida la fotografia dai colori opachi, neutri, con due sole tonalità che prevalgono: il giallo biancastro per le sequenze diurne in cui una luce abbagliante e un calore insopportabile non lasciano scampo e il blu tenue per le sequenze notturne e gli interni – una sorta di richiamo ai film muti colorati per imbibizione. Una dialettica che ribalta, inoltre, la classica concezione di sicurezza/pericolo: qui è il giorno ad essere pericoloso, sotto la luce del sole si può morire. Ma il pericolo è presente anche fra i pochi sopravvissuti: come al solito cadute le regole sociali ognuno pensa a se stesso e alla propria sopravvivenza, anche il cannibalismo – ecco che il film sfiora addirittura l’horror – è necessario. Fehlbaum realizza con pochi mezzi e in tutta semplicità un film avvincente e allo stesso tempo inquietante, efficace nel rendere realistico ciò che potremmo essere destinati a vivere.
Hell [Id., Germania/Svizzera 2011] REGIA Tim Fehlbaum.
CAST Hannah Herzsprung, Lars Eidinger, Stipe Erceg, Lisa Vicari, Angela Winkler.
SCENEGGIATURA T. Fehlbaum, Oliver Kahl, Thomas Wöbke. FOTOGRAFIA Markus Förderer, T. Fehlbaum. MUSICHE Lorenz Dangel.
Fantascienza, durata 86 minuti.