30° Torino Film Festival, 23 novembre – 1° dicembre 2012, Torino
SPECIALE TORINO FILM FESTIVAL
Buona la prima
Il 30° Torino Film Festival è stato inaugurato da Quartet, esordio alla regia del settantaquattrenne Dustin Hoffman. Adattando l’omonima piéce teatrale di Ronald Harwood, il quale ha collaborato alla sceneggiatura, ed emigrando in Inghilterra, Hoffman dà vita ad un film inconfondibilmente britannico, nei paesaggi e negli ambienti come nei dialoghi e nella tipologia di humour, fino allo stile recitativo e ad una certa eleganza di fondo.
Naturalmente, sudditi di sua maestà sono i quattro attori principali: Maggie Smith, Pauline Collins, Billy Connolly e Tom Courtenay, il quartetto del titolo cui si aggiungono vari comprimari tra cui vale la pena di citare almeno Michael Gambon. I quattro interpretano degli anziani cantanti lirici, che si ritrovano in una casa di riposo per musicisti situata nel mezzo della stupenda brughiera inglese. L’annuale gran galà della casa è occasione non solo per risalire sul palco e riscaldare le ugole, ma soprattutto per sistemare e riparare vecchi rapporti, superare scontri e incomprensioni ingigantiti dallo scorrere dei decenni e imparare ad affrontare con serenità e consapevolezza la vecchiaia: in fin dei conti, per i quattro il concerto diventa un modo per ritrovare se stessi oltreché i vecchi compagni. Dustin Hoffman per il suo esordio dall’altra parte del set sceglie di mantenere un profilo basso, affidandosi soprattutto allo script di Harwood, ricco di scoppiettanti e spesso irresistibili scambi di battute, ad un umorismo di parola elegantemente feroce e al talento degli interpreti. Proprio nella loro gestione si riconosce l’impronta del mestiere svolto lungo tutta la carriera: Hoffman riesce ad ottenere il massimo dal quartetto tenendo a bada il loro gigionismo attoriale. Così, non solo sono ottime le singole prove, ma c’è anche una perfetta intesa e un perfetto incastro tra i quattro e tra loro e i comprimari. Film quindi soprattutto di sceneggiatura e di attori, ma la mano del regista si vede nel pudore e nel tatto in cui vengono affrontati i momenti potenzialmente più a rischio di sentimentalismo e retorica, le scene in cui si può ricorrere all’arma del ricatto emotivo e della lacrima facile. Queste infatti sono affrontate con sguardo pulito e rispettoso, come il bel finale dimostra, senza tra l’altro mai rinunciare al sottofondo di umorismo più o meno malinconico che è il tono dominante dell’opera. Quartet non sarà un film innovativo, ma è un esordio più che onesto, efficace e toccante, che dimostra che Dustin Hoffman può avere qualcosa da dire anche dietro la cinepresa.
Quartet [Id., Gran Bretagna 2012] REGIA Dustin Hoffman.
CAST Maggie Smith, Tom Courtenay, Pauline Collins, Billy Connolly, Michael Gambon.
SCENEGGIATURA Ronald Harwood. FOTOGRAFIA John de Borman. MUSICHE Dario Marianelli.
Commedia/Drammatico, durata 98 minuti.