Genero da strapazzo
Sequel de La peggiore settimana della mia vita (2011), il nuovo film di Alessandro Genovesi vede ancora una volta sullo schermo Paolo (Fabio De Luigi) e Margherita (Cristiana Capotondi). La coppia, che finalmente è riuscita a sposarsi e sta per avere il primo figlio, è invitata assieme ai genitori di lei nel favoloso castello di Alberto (Diego Abatantuono), migliore amico del padre di Margherita, per trascorrere tutti assieme le vacanze di Natale.
Conoscendo la goffaggine di Paolo i suoceri si sprecano in mille raccomandazioni per evitare, inutilmente, che il genero combini qualche malanno nell’agghindata e adorata magione di Alberto. Ovviamente nulla va come auspicato e Paolo riuscirà suo malgrado a rovinare le festività a tutti, in un crescendo di infelici situazioni degne dello sfortunato per antonomasia, Paperino. Possiamo ben capire quali siano i sentimenti di Paolo, che tanto si sente a disagio ad essere messo sotto esame, con gli occhi di tutti i familiari puntati addosso, e non solo i loro. Ironicamente a fare pressione c’è anche lo sguardo dello spettatore, dal momento che la macchina da presa indugia a lungo sul volto del protagonista, che si ritrova letteralmente messo all’angolo o squadrato da capo a piedi. Sono poche infatti le inquadrature di ampio respiro, alle quali sono preferiti primi piani e figure intere che contribuiscono a creare in Paolo un senso di claustrofobia e imbarazzo, oltre al fatto che le scene sono per la maggior parte girate all’interno dell’abitazione di Alberto, per quanto questa sia grande. Senza contare poi la microscopica citycar del protagonista. Oltre a questo però c’è ben poco: i personaggi sono ridotti a stereotipi (la gestante in piena crisi ormonale, la madre alcolizzata, l’amico sopravvissuto alla malattia che ha ritrovato la gioia di vivere) mentre la sceneggiatura manca di efficacia, con dialoghi che troppo spesso si sforzano di essere brillanti per risultare spontanei, e comunque sempre nei limiti del buon gusto e del buon senso, se non per qualche imprecazione estemporanea. Il peggior Natale della mia vita è l’ennesima prova (se mai ci fosse ancora bisogno di prove) che la commedia italiana non riesce più nemmeno a graffiare la superficie della società che vorrebbe rappresentare, preferendo impacchettarla di lustrini come un bel regalo natalizio da mettere sotto l’albero. Il problema è che sotto la carta lucente e colorata troviamo una scatola vuota.
Il peggior Natale della mia vita [Id., Italia 2012], REGIA Alessandro Genovesi.
CAST Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Antonio Catania, Andrea Mingardi, Diego Abatantuono.
SCENEGGIATURA A. Genovesi, Fabio De Luigi. FOTOGRAFIA Federico Masiero. MUSICHE Pivio, Aldo De Scalzi.
Commedia, durata 90 minuti.