Il gigante e la bambina
Essendo un thriller che si fa forza portando alla luce la tematica dell’arte della truffa, elaborandola per farla diventare psicologicamente pregnante e drammatica nella sua seriosità, in linea con il suo soggetto niente dev’essere ciò che sembra.
Ecco che un ex-truffatore dopo venticinque anni di galera si presenta come un cittadino modello, una puttanella tossicomane diventa la ragazza da salvare, il figlio pivello di un onesto ladro si trasforma in uno spietato genio del crimine. Nel profondo delle loro anime sanno di fingere, desiderando ardentemente un cambiamento radicale nella vita e far diventare verità proprio quell’inganno sapientemente inscenato per raggirare il mondo, un colpo di scena nel colpo di scena. Anche The Samaritan, scritto e diretto da David Weaver, si presenta allo spettatore come un noir parecchio denso, una ballata malinconica e un po’ stonata che risuona nostalgica in un bar di periferia, per poi accelerare il ritmo e ricoprirsi di adrenalinica suspence. Tolta la maschera si scopre che il cuore del film si regge sull’apparenza, un castello di carte fasullo e precario basato su un’accozzaglia di situazioni già viste, di stereotipi ormai spremuti fino all’osso, prevedibilità, ripetizione e un elevato tasso di noia. La solitudine del protagonista ricalca la claustrofobica perdita di contatto con la società che ha già fatto annegare Travis Bickle in Taxi Driver, per poi rendersi conto che l’uscita da questo tunnel esiste e prende la forma di una ragazza problematica e bisognosa di affetto, andando a riproporre quella relazione che legava i protagonisti di Léon, fino all’inscenare una truffa molto danarosa per vendicare un morto, lasciando che la mente ricordi la trama de La stangata. Tre grandi film diversi gli uni dagli altri sembrano essere stati visti troppe volte e portati a confluire in quest’opera (accenni vaghi per carità, sia ben chiaro), caricandola di troppo significato. Ora, non esiste una durata universale da collegare a un dato genere, ma nel caso di The Samaritan novanta minuti sono decisamente troppo pochi per permettere al plot di avere una minima decenza narrativa e stilistica. D’altro canto, il sospiro di sollievo diventa bello profondo quando ci viene assicurato che almeno le nostre sofferenze non dovranno protrarsi troppo a lungo.
The Samaritan [id., USA 2012] REGIA David Weaver.
CAST Samuel L. Jackson, Luke Kirby, Ruth Negga, Tom Wilkinson, Gil Bellows.
SCENEGGIATURA David Weaver, Elan Mastai. FOTOGRAFIA François Dagenais. MUSICHE Todor Kobakov.
Thriller, durata 90 minuti.