25° IDFA, International Documentary Film Festival Amsterdam, 14-25 novembre 2012, Amsterdam
Il futuro del documentario e delle narrazioni non-lineari
Il Festival Internazionale del Documentario di Amsterdam, già dal 2008 dà spazio al futuro del documentario. IDFA Doc Lab, che vede quali sponsor anche l’MIT di Boston, è un laboratorio dedicato esclusivamente al documentario interattivo, o al web documentario.
In questa edizione 2012 sono state presentate le ultime produzioni multimediali, molte delle quali co-prodotte dalla piattaforma “Arte”. Produttori, filmmakers, e web designers hanno illustrato le loro creazioni. Un esempio significativo è stato Alma, a tale of violence, prodotto da Arte France 4 e con già circa sessantamila visitatori, e dotato di un’interfaccia piuttosto semplice in cui è possibile scorrere sia uno slide show di foto, sia il video relativo all’intervista di Alma. Nel documentario diretto da Miquel Dewever-Plana e Isabelle Fougére, la 26enne guatemalteca Alma racconta la sua personale storia di violenza, vissuta in quanto membro di una gang criminale. Interessante anche un altro progetto, diretto da due registi, un uomo e una donna. E’ il caso di Mödern couple, che esplora attraverso due prospettive di “genere” opposto come le coppie affrontino l’arrivo del primo figlio. Questo documentario interattivo, nonostante l’argomento di cui tratta possa risultare in qualche modo non troppo ricercato, presenta un’interfaccia grafica molto ben delineata, che permette allo user di orientarsi senza problemi da un video all’altro. Tra i vari progetti ormai conclusi presentati anche un’interessantissima graphic novel, ispirata al libro di Stephen Kinzer All the Shas’s Men, che attraverso lo standard del fumetto, ma in questo caso disegnato appositamente per essere fruito attraverso un touch screen, narra parte della storia politica iraniana a partire dalla seconda guerra mondiale. Sfogliando le pagine interattive di CIA: operation Ajax (www.operationajax.com) il flusso delle immagini ricorda quello del cinema, o per lo meno dell’esperienza cinematografica. In questo caso il regista è uno soltanto, precisamente Daniel Burwen, già collaboratore della Disney. Sono questi soltanto alcuni degli esempi proposti nello spazio dell’IDFA Doc Lab, dove competono per il premio di Best Digital Documentary Storytelling (miglior stile narrativo digitale documentaristico). Molti altri sono stati i progetti in fieri presentati alla ricerca di finanziamenti. Il futuro del documentario e delle narrazioni non-lineari non si delinea come un percorso facile, ma l’esperienza interattiva, secondo le migliori previsioni, sarà presto in grado di offrire prodotti (perché di film in quanto opere chiuse non possiamo più parlare) sempre più accessibili e stimolanti. Per un’esperienza del “reale” ancor più coinvolgente.