Festival dei Popoli, 10-17 novembre 2012, Firenze
Vince la poesia
E’ stato Le Librare de Belfast di Alessandra Celesia a vincere la 53° edizione del Festival dei Popoli. Al lungometraggio, premiato nella serata di sabato 17, è andato il plauso della giuria internazionale composta da Alessandro Comodin, Karel Och e Nadia Turincev per il Miglior Documentario, nonchè il Premio MyMovies.it.
“Quante volte si vede un film con tale tenerezza, humour, capacità di sorprenderci? Che gioia entrare nel mondo magico dei suoi personaggi. E poi Giacomo Puccini, Bambi, Whitney Houston, lo tsunami, l’Antica Roma, Detroit oppure un materasso troppo grande. Life and everything in it”. Questa la motivazione della scelta, per un film che affronta l’arduo compito di illustrare una città dal passato doloroso mettendone in luce un’umanità luminosa e composita. Rughe, nervi, cicatrici, muscoli tesi e mani nodose, ma anche sorrisi, espressioni fugaci, sguardi assorti in pensieri remoti. Alessandra Celesta si muove tra la gente di Belfast con uno sguardo desideroso di condividere, di entrare nella carne per coglierne le emozioni. E ci riesce con straordinaria poesia, lasciando emergere lo stupore del quotidiano, le complici epifanie dei gesti consueti. A Sofia’s Last Ambulance di Ilian Metev è andato invece il Premio per la Miglior Regia. Per il “rigore eccitante” di uno sguardo selettivo eppure carico di espressione. L’abilità di Metev nell’esplicare un sottotesto complesso attraverso una messa in scena essenziale, la sua consapevole gestione del fuori campo e l’apparente semplicità stilistica gli sono valsi il riconoscimento per un’inedita finezza analitica. A People’s Park di J.P. Sniadecki e Libbie Cohn è spettata la Targa Gianpaolo Paoli per il Miglior Film Etno-antropologico. I suoi 78 minuti di passeggiata in soggettiva all’interno del Parco del Popolo a Chengdu garantiscono un’esperienza immersiva che da visiva sembra farsi sinestetica. Un viaggio avido di corpi e stimoli, in un continuo protrarsi oltre della macchina da presa che sfiora le vite altrui e le attraversa senza posa. Il Premio per il Miglior Cortometraggio è stato assegnato invece a A Story of The Modlins di Sergio Oksman, omaggio al cinema e al suo fuori campo, fatto di documenti, film di famiglia e storie taciute. Lo stesso film ha vinto il Premio Lorenzo de’ Medici assegnato dalla giuria degli studenti, mentre Kronika Oldricha S. di Rudolf Smíd ha ottenuto una Menzione Speciale “per l’originale e giocosa rappresentazione di eventi storici”. Infine, a L’ora blu di Stefano Cattini è andato il Premio per la distribuzione Cinemaitaliano.info-CG Home Video che gli varrà la pubblicazione in dvd e la distribuzione nazionale. Meritato riconoscimento per un film che si interroga sulle soglie del sogno e sulla voglia instancabile di realizzarlo, anche ad ottant’anni.