A PROPOSITO DI BOND, JAMES BOND…
L’era Brosnan
Il diciassettesimo film della serie più longeva della storia del cinema vede per la prima volta nei panni di James Bond l’attore irlandese Pierce Brosnan. GoldenEye (1995) diretto da Martin Campbell – che ritornerà nel 2006 per Casino Royale – vede, però, anche altri elementi di rinnovamento.
Nel complesso la formula non è poi così diversa rispetto ai precedenti film: l’agente segreto al servizio di sua maestà deve salvare il mondo dal cattivo di turno grazie all’aiuto di una splendida bond girl e degli immancabili gadget. Questa volta la minaccia è rappresentata da Alec Trevelyan, un’ex spia dell’MI6 che vuole riportare la Gran Bretagna all’età della pietra attentando alla Banca d’Inghilterra grazie al potente satellite GoldenEye. Lo scenario globale è cambiato, la guerra fredda conclusa e il comunismo nei paesi dell’Est crollato – splendidi a proposito i titoli di testa in cui i simboli del totalitarismo russo vengono smantellati a martellate. Di conseguenza l’Unione Sovietica quale nemico di 007 non è più credibile. Inizia proprio con questo film una galleria di terroristi su scala internazionale – che dura ancora oggi – perfetta rappresentazione del clima contemporaneo dominato dalla paura che in qualunque posto ci si trovi non si sia mai al sicuro. Ma la vera novità è ovviamente il nuovo volto di Bond. Dotato di notevole fascino, Brosnan recupera l’ironia di Roger Moore e cerca di avvicinarsi il più possibile all’inimitabile Sean Connery mantenendo, comunque, quelle caratteristiche fondamentali che hanno reso celebre 007 in tutto il mondo. Rinnovamento da un lato ma anche continuità col passato come vuole la tradizione. Quel che è certo, però, è che GoldenEye segna una sorta di corto circuito, uno spartiacque – dovuto anche al fatto che esce al cinema a sei anni di distanza dal precedente film – fra quella che era stata la saga bondiana fino ad allora e quella che sarà d’ora in poi, seppur radicalmente rivoluzionata con il successore di Brosnan, Daniel Craig. Ed è a partire dal 1995 che Judi Dench entra nei panni di M, personaggio fino ad allora di contorno – seppur essenziale – ma che diverrà in seguito sempre più cruciale fino ad essere centrale quanto Bond nell’ultimo Skyfall.
GoldenEye [Id., Gran Bretagna/USA 1995] REGIA Martin Campbell.
CAST Pierce Brosnan, Sean Bean, Izabella Scorupco, Famke Janssen, Judy Dench.
SCENEGGIATURA Jeffrey Caine, Bruce Feirstein. FOTOGRAFIA Phil Meheux. MUSICHE Eric Serra.
Spionaggio, durata 129 minuti.