A PROPOSITO DEI LED ZEPPELIN…
Quando il rock riempiva lo sguardo
Nel giorno in cui tutta l’Italia celebra i Led Zeppelin con 48mila spettatori nelle 250 sale attrezzate per il Celebration Day, appare non solo utile ma necessario recuperare un tassello di quella straordinaria carriera che ha portato i quattro musicisti inglesi sull’olimpo del rock di tutti i tempi già nella prima metà degli anni ’70: The Song Remains the Same.
Il 27 Luglio del 1973, a conclusione del tour negli Stati Uniti, gli Zeppelin si esibiscono per tre giorni di seguito al Madison Square Garden di New York sotto gli occhi di una folla sterminata di fan e di un paio di osservatori particolari, i registi Peter Clifton e Joe Massot. Da quelle tre serate i due organizzeranno il materiale per un film-concerto, aggiungendovi intromissioni nella vita privata dei quattro membri della band e sequenze paradossali se non proprio assurde. Nasce così The Song Remains the Same, un’immersione senza ossigeno dentro le viscere del rock, dove i colori che si infrangono sulla chioma da cherubino di Robert Plant si caricano di materia per diventare quasi plastici, contrappunto ideale del mood delle canzoni. Si parte con Bron-Yr-Aur, Rock and roll e Black dog, per poi deviare verso il repertorio più “intimo”, parola apparentemente ossimorica se accostata al nome Led Zeppelin eppure in grado di descrivere un sound e con esso storie di amori, delusioni, soluti dine. Nell’intimo del loro rock suonano Since I’ve been loving you e No quarter, subito prima di impazzire letteralmente con la versione da circa 20 minuti di Dazed and confused in cui Jimmy Page si estrania in senso brechtiano uscendo dal suo corpo e diventando protagonista di un rito, attore e maestro d’orchestra, puro magma visivo. John Bonham non è da meno con l’incalzante assolo di Moby Dick che fa da sottofondo a scene di inseguimento con auto degli anni ’30, lucida follia che non ha bisogno di essere interpretata. Il film racconta anche momenti del backstage, con il manager prima indiavolato contro chi dovrebbe impedire la vendite di merchandising taroccato e poi remissivo davanti ai microfoni nell’annunciare il furto dell’incasso, custodito in una cassetta di sicurezza al Drake Hotel. Senza le immagini del concerto si potrebbe parlare di un prodotto della New Hollywood, eccessivo, visivamente sconnesso, narrativamente debole ma ben definito in senso autoriale. Un esperimento rock che tiene fede alle radici della band, lasciandosi andare a momenti di adorazione, come l’inquadratura prolungata su Jimmy Page in estasi per un assolo, e alla tentazione di aderire al pensiero cinematografico allora emergente.
The Song Remains the Same [id., USA 1976], REGIA Peter Clifton e Joe Massot.
CAST John Bonham, John Paul Jones, Jimmy Page, Robert Plant.
FOTOGRAFIA Ernest Day. MUSICHE Led Zeppelin.
Concert Film, durata 137 minuti.