L’illusione della Magia non dura a lungo
Se ai tempi de La febbre del sabato sera il ballo e le notti brave erano un mezzo d’evasione dal disagio – non soltanto – giovanile, 35 anni dopo quello stesso disagio trova in quegli stessi mezzi d’evasione una soluzione non solo godereccia ma soprattutto lucrativa.
Succede quindi che Mike, per finanziarsi una propria attività di arredamento, di giorno lavora in un cantiere mentre la notte fa impazzire donzelle dall’ormone facile spogliandosi per loro. Non c’è che dire, a lui e ai suoi compari (Neal Caffrey di White Collar, Joe Manganiello di True Blood e Adam Rodriguez di CSI: Miami) il fisico certo non manca e nemmeno le doti danzerine – specialmente a Tatum, il quale davvero ha fatto lo spogliarellista da giovane, ed infatti è dalla sua esperienza che prende spunto la vicenda del film. Ma, nonostante una regia ben orchestrata ed una sceneggiatura che scandisce narrazione ed intrattenimento, qualcosa rimane incompiuto, forse a causa della recitazione (in lingua originale) di battute non sempre ricercate o studiate, se non quando Mike tenta di giustificarsi riguardo il proprio lavoro affermando che quello non è il suo stile di vita. Anche se non si arriva al dramma come invece succedeva nella sopraccitata Febbre, Mike e il suo novello compare stripper rischiano entrambi la pelle e questo avrà su di loro conseguenze opposte: Mike, come Tony Manero, deciderà di lasciare quella vita fatta di sregolatezze rinunciando ad una possibile carriera; Adam invece prenderà il posto di Mike portando lo spettacolo in tournée. Steven Soderbergh, a conti fatti, confeziona un film piacevole, soddisfando sia le voglie dell’occhio che quelle della cinefilia grazie alle interpretazioni di Channing Tatum e di un adeguatissimo Matthew McConaughey nella parte dello stripper proprietario del locale, ma che non riuscirà ad avere quella carica travolgente che ebbe Saturday Night Fever. La colpa, forse, è del nostro tempo, della nostra epoca fatta di crisi e demoralizzazione, piuttosto che di prospettive ottimistiche e di riscatto come negli anni ’80. Siamo stanchi di lottare. Anche sul palco.
Magic Mike [id., USA 2012] di Steven Soderbergh.
Con Channing Tatum, Alex Pettyfer, Matthew McConaughey, Olivia Munn.
Sceneggiatura di Reid Carolin, fotografia di Peter Andrews (a.k.a. Steven Soderbergh).
Commedia drammatica, durata 110 minuti.