La bella e la bella
“Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” Quante donne vorrebbero rimanere belle e giovani in eterno… Ravenna possiede questo magico potere e grazie ad esso ammalia ogni sovrano che incontra, conquistandone il regno con l’inganno.
Impadronitasi anche del padre di Biancaneve, pugnalato durante la prima notte di nozze, imprigiona la fanciulla nella torre più alta del castello, consacrando così il suo impero al terrore. Con il passare degli anni, la bellezza della principessa cresce a tal punto da costituire un reale pericolo per la regina che vorrebbe per sé il cuore della bella per ottenere l’immortalità. Biancaneve riesce a fuggire attraverso la foresta oscura dove, grazie all’aiuto di un cacciatore prima inseguitore poi mentore, a quello dei nani e del principe, la giovane scopre la forza necessaria per affrontare la perfida regina.
È l’eterea bellezza di Charlize Theron a dare il volto a Ravenna, crudele matrigna che cela un doloroso passato, quando strappata dalle braccia della madre per il desiderio di un vecchio re giura vendetta a tutti gli uomini che trovano la vera bellezza solo nell’aspetto esteriore. Una favola tutta al femminile dove due donne guidano due fazioni contrapposte, la divisione tra bene e male che scandisce l’intero film. Da una parte la regina, figura mortifera sottolineata dai toni di grigio e nero, dall’altra Biancaneve, una pallida e pura Kristen Stewart che, come nella saga di Twilight, è protagonista di un triangolo amoroso, al vertice tra principe e cacciatore. Quest’ultimo (Chris Hemsworth) ebbro e rozzo acquista importanza nel film di Sanders, compiendo un viaggio introspettivo per sconfiggere i suoi demoni e lottare al fianco della principessa.
Dopo Biancaneve di Tarsem Singh, una nuova rilettura della fiaba dei fratelli Grimm. Ma al contrario del regista indiano, Sanders non stravolge la storia ma ne dà una rilettura gotica e più simile ai giorni nostri. Ibrido fra fantasy e horror, Biancaneve e il cacciatore rispecchia una società decaduta per mano di un tiranno (Ravenna) che solo la prescelta (Biancaneve) può riportare al suo antico splendore. Tra colpi di spada e foreste incantate Biancaneve abbandona le sue fragilità e diventa una principessa guerriera che guida il suo popolo alla rivalsa. La classica storia diviene così una nuova avventura epica nella quale l’affermazione dell’individualità della protagonista è ancor più importante del tradizionale “e vissero per sempre felici e contenti”.