Chi ha ucciso Rosie Larsen?
Questa domanda, che è anche il sottotitolo della serie AMC The Killing, non può che riportare alla mente quel “chi ha ucciso Laura Palmer?” che tanto appassionò gli amanti di Twin Peaks, e non è l’unica delle somiglianze con la serie cult degli Anni ’90. La giovane età della vittima barbaramente uccisa, un losco casinò, un giro di prostituzione: le indagini svolte dalla criptica detective Linden sembrano un remake contemporaneo del serial lynchano.
In verità, i due telefilm differiscono sostanzialmente nell’atmosfera generale, poiché la metropoli di Seattle manca totalmente di quella componente onirica e surreale tipica di Lynch. The Killing è logico, razionale e realista.
Seattle. Mancano ventisei giorni alla fine della campagna elettorale per il nuovo sindaco quando, nel bagagliaio di un’auto della flotta elettorale sul fondo di uno stagno, viene trovato il cadavere di una ragazza, Rosie Larsen. La detective Linden e il suo secondo, Holder, appena trasferito dalla narcotici alla omicidi, battono diversi campi d’indagine, da quello scolastico a quello familiare, ben consci che il caso non potrà sottrarsi alla corruzione politica che affligge la città, poiché nessuno è incline dall’avere segreti, anche illegali. Gli stessi detective hanno un pesante bagaglio personale da portare, che sì li intralcerà durante le indagini, ma che li rende anche più umani, più accettabili nonostante i poco credibili orari d’investigazione. Ad esempio la totale dedizione che Linden ha per i casi a cui viene assegnata mina a tal punto il suo fidanzamento da far saltare il matrimonio; Holder invece, alla narcotici faceva l’infiltrato e tale esperienza gli ha lasciato una certa dipendenza chimica nelle situazioni di maggiore stress. The Killing si sviluppa in due stagioni per un totale di ventisei episodi, e racconta perfettamente ogni aspetto di ogni personaggio coinvolto, nascondendo fino all’ultimo l’identità dell’assassino per svelarla con un colpo di scena tanto aspro quanto inaspettato. Pur mantenendo una certa continuità tra storia e messinscena, in cui ogni episodio corrisponde ad una giornata d’indagine, i ritmi di narrazione di The Killing differiscono dai serial contemporanei americani, restando lontano dai vari CSI o 24 e avvicinandosi di più a quelle che sono le sue origini scandinave, dai ritmi più lenti e una minor ricerca di spettacolarità visiva. The Killing è infatti la versione americana della serie scandinava Forbrydelsen, che condivide atmosfere simili a quelle descritte nella trilogia tratta da Millennium – Uomini che odiano le donne o in film come La ragazza del lago. Forbrydelsen è attualmente trasmessa su Rai4, e seguirla diventa interessante per poter continuare il confronto.