In recenti occasioni, chi scrive ha avuto modo di analizzare la situazione della cinefilia nell’epoca dei new media. C’è anche un volume pubblicato da poco (“Le nuove forme della cultura cinematografica. Critica e cinefilia nell’epoca del web”), che cerca di dare conto delle trasformazioni in atto. E molti sono gli operatori del settore – critici, storici, conservatori cinetecari, curators e programmatori – che notano risultati a dir poco sorprendenti nel contesto della cultura cinematografica.
Parlando a livello globale, per esempio, si nota come il “traffico” sul web riguardante i film è abnorme, e se si assommano consumi legali e (al momento) illegali, forse in nessuna epoca della storia si sono visti tanti film come oggi. Poi cominciano le contraddizioni. Per esempio, i negozi Blockbuster hanno chiuso, a dimostrare l’obsolescenza dell’idea di noleggio nell’epoca dei satelliti e dei VOD, ma al contempo il mercato della vendita dvd e i Blue-ray non va poi così male, e se si concentra l’attenzione sul dvd di qualità e sul dvd “classico” (dedicato cioè alla storia del cinema) i valori s’impennano. Un sito come DVD Classik scatena forum e utenti a decine di migliaia, tutti tra i 25 e i 35 anni. Idem dicasi per le sale delle cineteche, per i cineclub (sic) e soprattutto i festival specializzati e retrospettivi, che hanno numeri da fare invidia.
In buona sostanza, ci vogliono lenti diverse da quelle consuete, per leggere i fenomeni. Un conto è il consumo in sala e un conto è la “voglia” di cinema. Un conto sono le novità tecnologiche e un conto sono gli oggetti mediali di qualità. Un conto è la prassi tradizionale e un conto sono le nuove film experiences. Un terreno in perenne trasformazione e tutto da sondare. Soprattutto: un conto è l’Italia e un conto è quel che accade altrove.
Mai come ora, tuttavia, è necessario portare al centro della discussione il tema della proprietà intellettuale, per uscire dall’ottuso scontro tra diritto d’autore e pirateria, dannoso da tutti i punti di vista. Trattati come Acta, fortunatamente rigettati dal parlamento europeo, rappresentano autogol assolutamente grotteschi. Di tutto questo – valga come annuncio – tratterà la prossima edizione del Film Forum di Udine/Gorizia, prevista per il marzo 2013. Ne riparleremo.