adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

La cosa

lunedì 2 Luglio, 2012 | di Massimo Padoin
La cosa
Speciale
0
Voto autore:

La dura vita del rifacimento
E’ prassi abbastanza comune quella d’iniziare a parlare di un film scegliendo un particolare per sviluppare successivamente un’analisi in grado d’abbracciare l’intera pellicola. Dico questo perché per il remake de La cosa di Carpenter – stesso titolo, regia di Matthijs van Heijningen Jr. – questa sembra essere la via più ovvia d’iniziare il discorso, poiché il film è privo di rilevanti modifiche sotto il piano narrativo, seppur l’intenzione fosse quella di realizzare un prequel, e in questo svolgendo positivamente il proprio dovere riprendendo, senza sforzi aggiuntivi, ciò che nel classico “carpenteriano” aveva funzionato.

E’ la colonna di cubi riflettente, presente all’interno dell’astronave della “cosa”, che prenderò come punto di partenza, l’indugiare stesso della MDP, anche in dettaglio, mostra quanto la sua presenza non sia solo ornamentale; il suo aspetto sembra essere quello di una riproduzione sgranata, pixellata, come un’immagine digitale che cerca di prendere forma divenendo simulacro della realtà, ma che come sappiamo, essa non è altro che una metamorfosi linguistica della fonte, le informazioni vengono immagazzinate attraverso il linguaggio binario divenendo altro dalla realtà. Detto questo pare fin troppo chiaro come il collegamento con il mostro al centro della vicenda (in grado di prendere le sembianze di altri organismi viventi, ma senza cambiare il proprio essere ontologico) sia diretto, e quanto il richiamo al sistema digitale venga giustificato simbolicamente. Ma tutto ciò potrebbe essere superfluo se non s’instaurasse un rapporto dialettico con l’originale, dove il senso materico dell’effetto speciale artigianale, presente nella pellicola di Carpenter, viene sostituito dall’uso digitale che qui dona sì più fluidità, ma allo stesso tempo toglie identità a ciò che si vede e viene a mancare quel senso di affetto provato per la manualità e l’artificialità dell’effetto in sé. Il remake de La cosa, in un certo senso, perde il referente con l’originale, e questo è evidente nella differente costruzione della tensione. Nel remake tutto è costruito attorno alla classica idea di mostro in agguato, dove la suspense porta allo spavento improvviso alla fine delle sequenze d’inseguimento. In Carpenter lo spavento non è mai un dato inaspettato, il sibilo stesso della “cosa” ha l’intento di preparare all’orrore lo spettatore, ma soprattutto il regista americano costruisce nella sua versione una strategia del sospetto che diveniva problematica essenziale per cogliere l’ambivalenza ontologica dei personaggi, per sfociare poi in dilemma su come riconoscere in sé l’alterità (“se sono un mostro ho coscienza di esserlo?”), ben visibile dal timore che tutti provavano durante la prova del sangue. Nel remake tutto questo non viene perduto, ma semplicemente la sua importanza è minore per la differente gestione di equilibri ritmici e linguistici, e il collegamento simbolico con il digitale diviene perfetta metafora della pellicola, che cerca di essere analogo all’originale (questo è almeno l’intento de La cosa), per poi esserne semplice simulacro tradendolo negli aspetti più intrinsechi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly