Operazione paura, Scuderie Medicee di Seravezza, 24-27 Maggio 2012
Circa due mesi fa, navigando per il web, mi capitò di imbattermi in una locandina che raffigurava un volto femminile di chiara matrice anni ‘50: bionda chioma cotonata, espressione tesa e bocca spalancata per urlare un terrore senza suono.
Il primo contatto con la rassegna cinematografica “Operazione paura”, nata dalla mente e dalle braccia di Laura Da Prato e Silvia Gemmi dell’associazione B-side, avvenne così, di sfuggita, senza pensare che, come nei migliori horror, è il “non visto” a generare tensione nello spettatore. Da quel primo approccio la rassegna è cresciuta, il crowdfuding su Eppela ha dato frutti e il programma si è riempito di incontri e proiezioni, molte delle quali in anteprima italiana e il “non visto” è diventato luminoso come il giorno. Dal 24 al 27 Maggio presso le Scuderie Medicee di Seravezza (Lucca) questo esperimento sul cinema di genere aprirà le sue porte ai giovani neofiti del genere e agli appassionati di vecchia data, senza ricorrere a spettri appesi al soffitto o addobbi macabri da Halloween, ma puntando esclusivamente sulla forza dell’impronta d’autore di un cinema anarchico ed indipendente che tutto il mondo ci ha sempre invidiato. Accanto ai classici dell’orrore nostrano come Danza macabra di Antonio Margheriti e Suspiria di Dario Argento, verrà dato molto spazio alla produzione internazionale contemporanea a partire dal progetto P.O.E. composto da 13 brevi rivisitazioni dei racconti del maestro della letteratura horror ottocentesca realizzati da altrettanti registi italiani indipendenti, fino all’anteprima toscana del lungometraggio Bloodline di Edo Tagliavini. Da segnarsi sull’agenda la premiere di 15 minuti del nuovo film di Ivan Zuccon, Wrath of the crows , che uscirà nelle sale solo a Marzo del prossimo anno. Imprescindibile, poi, l’omaggio a Mario Bava, nume tutelare della rassegna, a cui ha prestato il titolo e molti dei suoi film, che avverrà attraverso la proiezione, in anteprima assoluta per il grande schermo, del documentario Mario Bava: Operazione Paura costruito grazie alle testimonianze autorevoli di chi, come Quentin Tarantino, Tim Burton, Roger Corman e Mario Monicelli, ha abbracciato la sua poetica eleggendolo maestro del cinema mondiale. Il genere verrà declinato in tutte le sue forme attraverso gli eventi collaterali moderati da nomi importanti della sceneggiatura come Antonio Tentori e Dardano Sacchetti, senza dimenticare il vero main event parallelo, ovvero la mostra “L’orrore sulla carta”, composta da locandie, manifesti, fotrobuste e memorabilia originali che dal 20 Maggio al 3 Giugno verrà allestita a Palazzo Mediceo. Il mito di un tempo che si confronta col sottobosco della produzione degli anni duemila, che in Italia fatica a trovare risorse e soggetti illuminati in grado di dargli visibilità, per un genere che troppe volte viene identificato esclusivamente con il puro splatter para-psicologico di tanti blockbuster americani, al punto da chiamare indipendente una pellicola come Paranormal activity, prodotto sì con solo 11mila dollari ma promosso attraverso una campagna mediatica capillare che nel nostro paese equivarrebbe, pressappoco, ad una campagna elettorale.