Shadows from darkness
Nel 1994 Neil Jordan aveva sorpreso tutti, quando in Intervista col vampiro, abbandonando le sue usuali tonalità jazz, inserì la versione dei Guns ‘n’ Roses di Sympathy for the Devil nel finale del film, immergendo totalmente la storia in un’atmosfera urbana e metropolitana. Diciotto anni più tardi Tim Burton con Dark Shadows esalta l’accostamento tra rock e vampiri, narrando il risveglio di Barnabas Collins (Johnny Depp) negli anni ’70 e costringendolo a scontrarsi – oltre che con i nemici del passato – con l’inizio della crisi a onda lunga di cui ancora si sentono gli effetti nel mondo reale.
Un connubio, quello tra Burton e Depp, che torna a convincere anche e soprattutto i fan più accaniti, i quali avevano dimostrato un certo disappunto davanti agli ultimi lavori della coppia cinematografica. Il flirt dell’attore con la musica rock sembra quindi non esaurirsi nella collaborazione con Marilyn Manson, creando un corto circuito tra interprete e regista che intreccia le loro vite davanti e dietro le telecamere. Tim Burton torna sugli schermi con la sua pungente ironia e i suoi intepreti-feticcio, mettendo a punto look già studiati in Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (per Johnny Depp) e in Alice in Wonderland (per Helena Bonham Carter). Un’ironia che strappa sorrisi in più punti, soprattutto attraverso l’ingenuità straniante tipica di Depp/Sparrow, che ostenta il personaggio in tutta la sua inadeguatezza nei confronti della società che lo avvolge al risveglio, portandolo a equivocare addirittura Mister Alice Cooper con un’auspicata bella signora. E con la performance del cantante, uno dei pochi a non essere stato ringiovanito per il film, si raggiunge l’apice della scenografia rock della pellicola, passata anche visivamente da Iggy Pop e Bob Marley. Altro elemento peculiare del film è la totale intradiegiticità della colonna sonora, abbinata ad un costante svelamento visivo delle canzoni che accompagnano le giornate della famiglia Collins, in particolare della figlia ribelle la quale, in piena crisi adolescenziale, rifugia nella musica i suoi sfoghi e i suoi pensieri. Questo lo sfondo su cui si muovono i variegati e variopinti personaggi del film: dal gruppo di ragazzi hippy al padre snaturato di un figlio problematico, dai fantasmi che (ri)vivono nella magione dei Collins ai principali protagonisti della storia, vale a dire Johnny Depp, Michelle Pfeiffer e una splendida e ammaliante Eva Green (meritano di esser menzionati gli artefici del suo trucco in stile locandina de Il cigno nero). Un’atmosfera gotica e cupa, colorata di rosso e di musica rock, resa vivace nella notte dalle insegne dei negozi e dai fari delle macchine: questa la cornice per il nuovo affresco di personalità di Burton.
Dark Shadows [Id., USA 2012] REGIA Tim Burton.
CAST Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeiffer, Chloë Moretz, Helena Bonham Carter.
SCENEGGIATURA Seth Grahame-Smith (tratta dall’omonima soap opera di Dan Curtis). FOTOGRAFIA Bruno Delbonnel. MUSICHE Danny Elfman.
Fantastico/Commedia, durata 113 minuti.