Inizia una nuova saga
Il cinema americano, dopo le collaudate Emma Watson e Kristen Stewart protagoniste di successo degli episodi di Harry Potter e di Twilight, continua a proporre giovani donne capaci di catalizzare l’interesse del pubblico.
Ancora un film al femminile quindi; ancora un’adolescente che grazie al suo coraggio, alla sua umanità, alla sua maturità riesce, questa volta, ad ottenere una vittoria personale sul sistema davanti ad una platea osannante che ha assistito, partecipe, alla sua lotta per la sopravvivenza.
Siamo nel futuro. Nel Nord America, dopo la distruzione degli Stati Uniti si è formata una nazione chiamata Panem. La popolazione è divisa in dodici distretti abitati da povera gente che forniscono con il loro lavoro ogni genere di sostentamento alla ricca capitale, Capitol City, dove sfarzo e lusso fanno da padrone.
A causa di un fallito tentativo di ribellione al potere centrale, ogni anno per punizione, due giovani di età compresa tra i dodici e i diciotto anni, scelti a caso, devono combattersi fino alla morte in una sorta di efferato reality show che prevede un unico vincitore. Per l’establishment è l’occasione di mostrare tutta la sua potenza attraverso un evento di eccezionale impatto mediatico.
Katniss Everdeen, per salvare la sorellina, si offre volontaria per la tenzone e insieme agli altri coetanei entra in quell’arena dove, oltre alla lotta per la sopravvivenza, mette in atto strategie tali che sconvolgono le regole del gioco e causano una crisi nel sistema.
Sembra quasi di rivivere la sequenza finale di Rollerball quando James Caan che ha osato sfidare il potere costituito corre da solo sulla pista disseminata di cadaveri tra la folla che urla il suo nome “Jo-na-than… Jo-na-than…” sulle note solenni della Toccata e Fuga in do minore di J.S. Bach. Katniss al pari di Jonathan ottiene la sua vittoria. La rivincita dell’uomo sulla tirannia segna l’inizio della speranza di un futuro libero da soprusi e sopraffazione.
Il film, tratto da una fortunata serie di romanzi scritti da Suzanne Collins, è splendidamente interpretato da Jennifer Lawrence, fattasi già apprezzare l’anno scorso per la sua perfomance in Un gelido inverno, che conferisce al personaggio di Katniss una straodinaria carica emotiva. Affiancato ad essa uno stuolo di bravissimi attori, tutti perfettamente calati nella parte tra cui è doveroso citare Woody Harrelson, nel ruolo di mentore dell’intrepida eroina, Donald Sutherland, che impersona il Presidente Snow, cinico e spietato manovratore occulto degli Hunger Games ed uno strepitoso Stanley Tucci, perfetto stereotipo dell’anchorman che sa sfruttare al massimo il potere dei media.