Si conosce il prezzo di tutto ma il valore di niente
Dopo Paura e delirio a Las Vegas, la settima arte offre un altro omaggio ad Hunter Stockton Thompson, lo scrittore che ha cambiato il modo di scrivere i reportage con il suo personale stile di scrittura, il gonzo journalism, secondo il quale l’oggettività il più delle volte è solo il risultato di una falsificazione a uso e consumo del potere.
Anni Sessanta. Il giornalista Paul Kemp, interpretato da Johnny Depp, si trasferisce a Porto Rico dove trova lavoro presso un giornale locale sul limite del fallimento. Qui stringerà amicizia con Bob Sala (Michael Rispoli) – un fotografo locale – e con un ex redattore con la passione per l’alcool e per Adolf Hitler, Moberg (Giovanni Ribisi). Tra un bicchiere di rum e un altro, Paul conosce un imprenditore losco, Sanderson (Aaron Eckhart), che sta progettando la costruzione di una serie di alberghi di lusso su un’isola paradisiaca, e sua moglie Chenault (Amber Heard) di cui si innamora subito.
The Rum Diary è ambientato undici anni prima del viaggio a Las Vegas che vede protagonista Thompson e il suo fedele avvocato Oscar Zeta Acosta alla ricerca di quel sogno americano, portati sullo schermo da Johnny Depp e Benicio del Toro nel celebre Paura e delirio a Las Vegas.
Se Raoul Duke incarnava perfettamente lo spirito ribelle e anarchico di Thompson, Paul Kemp lo ricorda in maniera fiacca. Terry Gilliam è capace di dirigere una pellicola on the road molto avvincente, Bruce Robinson dimostra un certo grado di inaccuratezza nell’omaggiare lo scrittore.
Il cast e i presupposti non avrebbero dovuto mettere in dubbio la qualità del film, invece le tante, se non troppe, sottotrame fanno perdere di vista il vero cardine del film.
The Rum Diary, fortemente voluto da Johnny Depp, grande amico del compianto giornalista, per portare alla luce i suoi lavori di denuncia, lascia una leggera delusione in quanto non dà al personaggio (impegnato anche in un’inchiesta sugli attentati dell’11 Settembre 2001 che confermava la teoria secondo cui il governo americano sarebbe stato al corrente da tempo dei piani degli attentati) lo spessore dovuto.
La pellicola sembra scoppiare da un momento all’altro ma niente innesca la miccia.