Tra partenze e ritorni
Nathan (Robert Sheehan) è troppo esuberante per non sfidare la fortuna con i suoi nuovi poteri: con questo escamotage si giustifica non solo la realizzazione del mini-episodio Vegas Baby! che lenisce l’attesa della terza stagione, a breve trasmessa in Italia, ma anche una sostituzione di personaggi, la più delicata da effettuare.
Rudy, il nuovo condannato (alias Joseph Gilgun, già conosciuto per This is England e This is England ’86 e ’88) è inevitabilmente inviso ai fan più fedeli a Nathan, ma, a prescindere dalla simpatia che si può o meno nutrire nei suoi confronti, doveroso è il riconoscimento al nuovo arrivato di non cadere in banali emulazioni, facendosi notare dai suoi compagni di servizi sociali e dal pubblico per una personalità forte e ben definita, del tutto evulsa da chi lo ha preceduto. Nell’episodio 3×1, il nuovo ragazzo rimette in moto un meccanismo che sembrava aver trovato sosta nel finale della seconda stagione. La compagnia continua a combattere i suoi avversari con una struttura che non stanca, aiutata anche dalla forte identità linguistica che contraddistingue i protagonisti (purtroppo azzerata dal doppiaggio italiano), paragonabili per i loro dialoghi solo a quelli di Psychoville (serie ancora inedita in Italia). Singolare è inoltre il fatto che il più particolare e deriso tra gli accenti non appartenga all’unico attore irlandese, Robert Sheehan, bensì a Lauren Socha (Kelly), vittima di un continuum di gag che prosegue anche nella terza stagione. Kelly stessa è coinvolta in una nuova storia d’amore: elemento diegetico discutibile che rischia di incorrere in vicissitudini prevedibili, a tratti banali. Per fortuna, a far da contraltare a questo legame, resiste l’unione tra Alisha (Antonia Thomas) e Simon (Iwan Rheon), che costituisce il filone narrativo più in continuità con le puntate precedenti, disseminando queste otto puntate di dejà vu e rimandi a episodi passati. Eccoci quindi alle dolenti note: Antonia Thomas e Iwan Rheon hanno infatti annunciato che non saranno presenti nella confermata quarta stagione; oltre a quelli deducibili dal finale della terza, non si conoscono altri motivi per queste defezioni (spunto per un altro mini-episodio?). In compenso si sono appena aperti i casting per tre nuovi personaggi, tali Finn, Jess e Alex. Nel suo complesso, i nuovi episodi si caratterizzano per forti rimandi ai trascorsi di Misfits: molti personaggi delle prime puntate si ripresentano infatti nelle vite dei ragazzi, così da costruire una transizione, che regola i conti con il passato e annuncia l’arrivo di importanti novità. La struttura delle avventure rimane pressoché la stessa, ma talvolta risulta meno brillante rispetto alle precedenti: difetto che però trova riscatto in alcuni episodi notevoli per cura e stile (è da citare quella sull’attentato a Hitler). Sperando che il telefilm non si snaturi e non abbandoni l’entusiasmo iniziale e la freschezza dei personaggi, in attesa della prossima stagione (le cui date di uscita ancora non sono ancora state annunciate) possiamo ancora goderci la sigla iniziale, per ora rimasta invariata che da sola vale la visione degli interi episodi.
Misfits [id., Gran Bretagna 2009] IDEATORE Howard Overman.
CAST Iwan Rhoen, Lauren Socha, Joseph Gilgung, Nathan Stewart-Jarrett, Antonia Laura Thomas.
Fantascienza, durata 45 minuti (episodio), stagioni 3.