90 minuti nel Far West
Gary Cooper interpreta un onorevole sceriffo nella ridente cittadina di Hadleyville. È il giorno delle sue nozze con la quacchera Amy Fowler (Grace Kelly, in tutto il suo splendore), ma viene a sapere che Frank Miller, un bandito da lui arrestato 5 anni prima e che gli ha giurato vendetta, sta per tornare in città con il treno di mezzogiorno.
A questo punto, incredibile ma vero, rimane poco più di un’ora alla fine di Mezzogiorno di fuoco. Lo sceriffo decide di non partire per il viaggio di nozze e di restare ad affrontare il nemico in quello che già si prospetta un regolamento di conti mortale per almeno una delle due parti. Una trama che, ai giorni nostri, varrebbe cinque minuti scarsi di Gossip Girl, nel 1952 viene invece magistralmente diretta da Fred Zinnemann. La narrazione prosegue contemporanea allo svolgersi del film, riuscendo a toccare argomenti e valori etici senza per questo cadere nella banalità dell’eroe immacolato, ma soprattutto mantenendo un livello di attenzione che nulla ha da invidiare – anzi – a più moderni esempi di contemporaneità (In linea con l’assassino di Joel Schumacher o 24 con Kiefer Sutherland, con le dovute differenze). In poco meno di 90 minuti, nel far west, ritroviamo tutti gli ingredienti classici di un genere – il duello faccia a faccia, il saloon, la donna intraprendente del paese – rappresentati con una naturale propensione ai valori civili e costituzionali. Il matrimonio è un’unione totale: lo sceriffo Will Kane rinuncia alla sua carica poiché sposa una donna quacchera, la quale, per religione, rifiuta ogni genere di violenza ed ogni carica onorifica, ma il richiamo del suo incarico è forte nel momento del bisogno, quando sono in pericolo la sua città, la sua donna e la sua stessa vita. Allo stesso modo la moglie non lo abbandonerà e lo aiuterà a liberarsi dallo stallo di un agguato, dando il titolo al tema musicale del film, Do Not Forsake Me, Oh My Darlin’ (per il quale Dimitri Tiomkin vinse l’Oscar assieme a Ned Washington). Vengono poi l’amicizia e il giuramento: vana è ogni richiesta di aiuto ai concittadini, nemmeno coloro che hanno prestato giuramento come guardie tengono fede alla loro parola. Gli unici aiuti verrebbero da un ragazzino di quattordici anni e dall’ubriacone del villaggio. Il vice-sceriffo offrirebbe il suo aiuto solo in cambio della promozione, con un ricatto immorale inaccettabile per Kane. Per assurdo sembra essere il bandito il personaggio più coerente: è la dura legge del far west d’altronde, laggiù nessuno è totalmente buono o totalmente cattivo, ed anche uno sceriffo può arrivare a gettare nella polvere la propria spilla.
Mezzogiorno di fuoco [High Noon, USA 1952] REGIA Fred Zinnemann.
CAST Gary Cooper, Grace Kelly, Lloyd Bridges, Lon Chaney Jr., Lee Van Cleef.
SCENEGGIATURA Carl Foreman. FOTOGRAFIA Floyd Crosby. MUSICHE Dimitri Tiomkin.
Western, durata 85 minuti.