Vita, eccomi!
Tutti diventano adulti, ma non tutti crescono. Alcuni affrontano la vita con impegno e serietà, altri lasciano semplicemente che il tempo trascorra, rimpiangendo la spensierata adolescenza. Ed è questo che accade alla protagonista di Young Adult.
Mavis Gary (Charlize Theron), scrittrice per libri di ragazzi, torna nel piccolo paese dove è cresciuta e ha frequentato il liceo, per riconquistare il fidanzatino di allora (Patrick Wilson), ora però felicemente sposato e con una figlia appena nata. Mavis vuole rivivere il passato e i suoi successi da regina del liceo, quando era al massimo del suo splendore. Ma sono passati troppi anni e lei non sembra cresciuta affatto. Instaura così un insolito legame con un ex compagno di scuola (Patton Oswald), che però il liceo non l’ha mai finito.
Jason Reitman ritorna a collaborare con la sceneggiatrice Diablo Cody, dopo il grande successo di Juno. Se nel loro primo film troviamo una protagonista adolescente costretta ad affrontare i problemi degli adulti, in Young Adult avviene l’opposto. Diablo Cody, con una sceneggiatura solida, analizza i drammi e le tristezze di coloro che, dalla società, sono ritenuti i più belli, i più popolari. Agli occhi di tutti sono i vincenti, ma nella realtà non fanno che fallire. Ed è quello che avviene anche a Mavis. Da tutti ritenuta ancora la reginetta della scuola, nella vita di tutti i giorni si ritrova una donna psicolabile, con un matrimonio fallito, problemi di alcolismo e soprattutto sola. Vive fra l’illusione di riprendersi il fidanzato e la paura di affrontarsi con gli impegni della vita. Sembra esser lei la protagonista del libro per ragazzi che sta scrivendo.
Il regista trasforma la sceneggiatura in un film pieno di sfumature e attenzioni per il minimo dettaglio. L’uso frequente di primi piani, un montaggio che ci fa capire le cose senza vederle, una fotografia basata principalmente su colori freddi. Perché fredda è la vita che Mavis ha deciso di trascorrere, ma non di vivere. E il tutto è reso ancora più evidente da una Charlize Theron che si trova a proprio agio in un ruolo insolito come questo. La sua forza sta nelle parole non dette, nell’espressività che comunica con gli occhi, nell’assenza totale di sentimenti.