Ritorno a Forks
Il problema del riadattare a fumetto un libro di grande successo è senza dubbio quello di costruire un’opera che racconti in modo nuovo ciò che è caro ai fan. Ormai la storia del libro Twilight è universalmente nota: l’impacciata diciassettenne Bella Swan è costretta a trasferirsi a casa del padre, nella piovosa città di Forks. Frequentando il liceo locale conosce i ragazzi della famiglia Cullen, stringendo amicizia con il più giovane, Edward.
Bellissimo, gentile, misterioso, Edward in realtà nasconde un segreto: lui e la sua famiglia sono vampiri. Che futuro può avere una storia d’amore tra due mondi tanto distanti?
Un futuro radioso, stando a quanto accaduto: il libro che balza agli onori delle cronache, tre seguiti più uno spin off, film, gadget, artbook…
Non era tuttavia scontato che si arrivasse a trarne un fumetto e, cosa ancor più importante, un fumetto di qualità.
Young Kim, adattando ed illustrando Twilight: la graphic novel volume 1 e 2 riesce nell’ardua impresa: cattura lo spirito del romanzo e gli dona un corpo, facendo rivivere i personaggi nelle sue tavole molto meglio di quanto non abbiano fatto i film tratti dalla saga.
Lo stile dei disegni si colloca a cavallo tra la tradizione fumettistica orientale e quella occidentale. Faccine buffe si alternano a primi piani degni di un ritratto, sfondi bianchi su cui si stagliano i pensieri di Bella con interni da design, in cui i personaggi trovano ognuno la giusta collocazione. Abbondano i dettagli, sia negli ambienti che nella caratterizzazione delle persone, e laddove Stephanie Meyer, autrice della saga, non aveva dato indicazioni, Young Kim supplisce creando lei stessa oggetti o dando un volto ai personaggi che nel libro erano solo accennati. La bravura sta nel farlo in maniera da incorporarli discretamente nella storia, senza che a primo impatto il fan si accorga che nel libro erano assenti.
Ottimo l’escamotage di lasciare in forma scritta i pensieri più profondi di Bella, facendoli fluttuare tutt’intorno a lei. Ancor più apprezzabile il continuo gioco di chiaroscuri, che rafforzano l’atmosfera di mistero che permea la grigia città di Foks. Il continuo alternarsi di luci ed ombre è particolarmente efficace nel sottolineare la natura horror di Edward. Si tratta di un elemento in comune con il libro, dove veniva detto e ripetuto che, per quanto di buon cuore e sprovvisto di bara, Edward è pur sempre una pericolosa creatura della notte. Non potrà, poi, non essere apprezzata la sottolineatura dei momenti topici attraverso la colorazione della pagina che li rappresenta o un dettaglio di questa. Seguiamo il nascere della storia d’amore tra l’umana e il vampiro veleggiando di vignetta in vignetta, senza poter sfuggire al fascino delle particolari inquadrature spesso di dettaglio (un bicchiere, le fiamme del fuoco…) e ritrovando il romanticismo che ha decretato il successo del racconto, e che nei film difettava.
Rispetto del romanzo, dunque, ma senza rinunciare a qualcosa di nuovo.
Stephanie Meyer ha partecipato attivamente alla stesura di questa graphic novel e si è dichiarata entusiasta della riuscita del lavoro. Come darle torto?
Young Kim ha una lunga esperienze come disegnatrice di copertine e spesso ha collaborato alla realizzazione di film d’animazione; questa opera la rende nota anche al grande pubblico europeo.
Twilight: la graphic novel, edito da Fazi Editore, non è solo per gli amanti della saga, ma si rivolge a tutti coloro che apprezzano un tratto elegante, colorazioni che trasformano semplici pagine in dipinti e, perché no?, una bella storia d’amore.