Bruto al giorno d’oggi
Il Giulio Cesare di Shakespeare rivisitato in chiave dialettale nel carcere di Rebibbia: è possible? Sì, se a metterlo in scena sono i detenuti di massima sicurezza del carcere romano, che, con le grandi passioni e i grandi tormenti umani sono costretti a convivere tutti i giorni. Così, gli uomini d’onore a noi contemporanei si identificano nell’appellativo tanto ripetuto da Marco Antonio per definire Bruto e i suoi compagni.
Sembra che il lavoro sull’attore di memoria stanislavskiana sia facilmente applicabile da parte dei carcerati attraverso poche indicazioni, la cui summa si può tradurre nel retorico “siate voi stessi” e a cui i singoli soggetti non potrebbero rispondere in maniera migliore, già a partire dai provini. I neoattori portano i loro rimorsi e la loro esperienza sulla scena e con essi fanno i conti, e quale linguaggio migliore, se non il proprio dialetto, che quanto a spontaneità non ha rivali? La tragedia che per “italianità” supera tutte le altre opere shakespeariane, fa sì che i confini tra personaggi e attori (rigorosamente non professionisti) si facciano sempre più labili e confusi. Il risultato sono personaggi liminali, divisi tra la tragedia messa in scena e quella della vita reale.
Passione, vendetta e ambizione dell’antica Roma si traspongono nel carcere di Rebibbia, trovando nei detenuti stessi gli interpreti più adatti. Così i fratelli Taviani, commossi da una rappresentazione da parte dei detenuti del Paolo e Francesca dantesco, hanno deciso di rendere omaggio all’attività teatrale che fervente si svolge nelle celle della prigione; commuovono il pubblico e lo avvicinano, più che alla realtà carceraria, a questi personaggi/interpreti, ponendo gli spettatori costantemente al loro fianco e facendoli entrare in empatia proprio con essi nel corso del film (perché di questo si tratta: di un’opera di finzione e non di un documentario, come gli autori stessi tengono a precisare). I Taviani, non si dimenticano comunque di informarci che coloro a cui siamo emotivamente vicini sono tra i principali nemici della società, i vari Bruto dei nostri tempi, in cui il Bene e il Male continuano a scontrarsi e creare conflitti, nonostante il loro orribile trascorso.