adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

Albert Nobbs

lunedì 13 Febbraio, 2012 | di Michele Galardini
Albert Nobbs
Speciale
0
Voto autore:

Due volti, un flop
Dietro un volto candido di madreperla si annidano traumi che la società civilizzata, o presunta tale, di fine Ottocento non può accettare.

I fantasmi che il regista Rodrigo Garcia porta sul grande schermo nel film Albert Nobbs provengono dall’Irlanda dei salotti dell’alta borghesia nei quali il dislivello fra classi è tanto visibile quanto l’ipocrisia che sottende a questo implicito patto di convivenza. Glenn Close è Albert Nobbs, nato donna ma cresciuto da uomo per necessità, il cui unico sogno nella vita è raggiungere uno status di indipendenza lavorativa e sentimentale per riscattarsi da una colpa incancellabile. L’idea, più che al cinema, è ben nota al teatro europeo, che ne ha dato magnifica espressione attraverso la pièce Max Gericke che Manfred Karge scrisse ispirandosi ad un fatto realmente accaduto nella Germania del primo dopoguerra e che in Italia è stata portata al successo prima dallo stesso Karge e poi da Elisabetta Pozzi, sempre per la regia di Walter Le Moli. Perché aprire un raffronto così trasversale per spiegare il film di Garcia? Perché entrambi partono da una medesima crisi, quella lavorativa, ed entrambi costruiscono un preciso percorso di riaffermazione della sessualità. Nel monologo teatrale il protagonista decide di rinunciare alla sua natura per prendere il posto del marito deceduto e durante tutto lo spettacolo questa rimozione emerge con sempre maggior forza fino all’esplosione finale, nella quale la femminilità riappare in modo grottesco e straniante. Nel film di Garcia, al contrario, appare già debole la motivazione iniziale che spinge Albert Nobbs a fingersi uomo, ovvero trovare lavoro come cameriere. Non c’è nessun indizio che ci faccia pensare che il suo essere donna l’avrebbe esclusa a priori da un lavoro così umile e, perciò, sessualmente non discriminatorio. Il rimosso femmineo appare solo in una sequenza, nella corsa un po’goffa che Albert compie sulla spiaggia che, però, rimane un evento più che una tappa, un tentativo più che un percorso. Intorno a lui/lei si muovono personaggi altrettanto sconclusionati, come il tuttofare Joe (Aaron Johnson) che cambia così tante volte carattere che qualcuno potrebbe sospettare un disturbo bipolare, o la cameriera Helen (Mia Wasikowska) che è un surrogato di tutti i cliché del melodramma occidentale. Un film che si basa sulla “maschera” in modo talmente disordinato che non si avverte mai la necessità di scoprire cosa si cela dietro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly