Variazioni sul tema
Che invidia Tom Cruise! Alla soglia del mezzo secolo di vita, l’attore simbolo degli anni ’80 ritorna con il vigore e le forza fisica di un giovanotto nel quarto capitolo della saga tratta dall’omonimo telefilm.
Attore sottovalutato per anni e riabilitato grazie a prove impegnate (Nato il 4 luglio e Magnolia su tutti) è ormai un marchio di fabbrica che facendo parlare di sé, nel bene e troppo spesso nel male, rimane uno degli attori più potenti di Hollywood. Mission: Impossible è una saga anomala: la sua forza sta nella firma di quattro registi diversi che con i propri stili riescono a regalare un film ogni volta differente ma in qualche modo legato un immaginario ben preciso. Dopo De Palma, Woo e Abrams questa volta al timone di regia c’è Brad “Pixar” Bird; la trama, che racconta del piano per sventare i folli progetti di uno scienziato pazzo che tenta di innescare una guerra nucleare, è il pretesto per offrire peripezie, action e disastri che man mano che la pellicola procede sono sempre più potenti e improbabili nella loro grandiosità. Quasi senza prendersi sul serio Bird, memore del suo trascorso nell’animazione, cerca di rendere in qualche modo il tutto più cartoonesco possibile, facendo eseguire a Cruise e ai suoi compari numeri acrobatici al limite della fisica e della possibilità umana. Un Cruise con il pilota automatico, con meno faccine e seriosità dei precedenti capitoli, è coadiuvato da un cast sicuro che va dalla bellona di turno all’agente segreto comico e pasticcione. I momenti divertenti non scarseggiano e sono sopportabili, il malfunzionamento della tecnologia che aiuta gli agenti e gli acciacchi che essi a volte provano alla fine delle loro disavventure rappresentano una parvenza di realtà e di “umanità” (Cruise finisce per ben due volte in ospedale). Gli anni passano ma il divertimento per lo spettatore e per gli attori restano immutati: chiaramente Cruise e Bird sono consapevoli di questo e quindi regalano nuova linfa ad una saga che ha molti punti di forza e non è succube degli effetti speciali. Un buon film di azione, sporco e cattivo, fracassone e disordinato ma senza pretese (in fondo siamo sempre davanti a degli uomini non a dei robot). Unica nota stonata l’eccessiva durata, che alla fine fa sbadigliare anche il fan più accanito: la soluzione alla missione impossibile sarebbe potuta arrivare tranquillamente mezz’ora prima…
Mission: Impossible – Protocollo fantasma [Mission Impossible – Ghost Protocol, USA 2011] REGIA Brad Bird.
CAST Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Paula Patton, Michael Nyqvist.
SCENEGGIATURA André Nemec, Josh Appelbaum. FOTOGRAFIA Robert Elswit. MUSICHE Michael Giacchino.
Azione/Spionaggio/Thriller, durata 133 minuti.