Semplici istruzioni per fronteggiare l’invasione spagnola
Non ci si può sottrarre, purtroppo o per fortuna – dipende dai punti di vista, ma non è questa la sede per discuterne – alla certezza che la modernità sta galoppando a briglia sciolta per raggiunge prima o poi ogni angolo del globo, sfondandone le difese utilizzando come ariete la tecnologia.
Proprio quest’ultima è arrivata anche ad Aguas Altas, pacifico villaggio del Portogallo, geograficamente isolato e sconosciuto ma che, nel suo piccolo, vanta un sito internet dedicato e sempre aggiornato. Il punto nevralgico della storia però non sta nella minaccia del World Wide Web alla tranquillità della comunità: ogni paesano ci convive con grande serenità, chi interessandosene, chi ignorandone completamente l’utilizzo, per non parlare del significato. Il vero grattacapo sta nel trovare il metodo per difendersi dalla prepotenza di chi crede che basti fare la voce grossa per spaventare i più piccoli: in questo caso un’arrogante multinazionale spagnola, decisa a eliminare il dominio del piccolo paese perchè uguale a quello scelto per lanciare sul mercato un nuovo tipo di acqua minerale. Il tentativo c’è, ed è ammirabile, di avvicinarsi alle miracolose piantine de L’erba di Grace o all’audacia di un manipolo di donne mature protagoniste de Calendar Girls, due commedie britanniche che ironizzano sul turbamento di realtà pastorali e pettegole, sconvolte dall’intraprendenza di alcuni suoi abitanti. Purtroppo qui il ritmo non riesce ad essere incalzante, così come la sceneggiatura è piuttosto debole nel tentativo di costruire un elaborato ventaglio di caratteri tipicamente paesani, dalla curiosa commerciante, al prete cocciuto, passando per lo scemo del villaggio. Dove si richiede spessore si ricavano personalità insipide e facilmente dimenticabili, troppo deboli per portare avanti la storia e andare in soccorso a dei protagonisti piuttosto piatti e in evidente difficoltà. Da sempre il genere non richiede elaborati movimenti di macchina o montaggi ad effetto, solo un dettaglio, come la risata di Grace, leggermente “fatta” ma così contagiosa, qualcosa che rimanga impresso nella mente dello spettatore, ciò che qui manca per digerire uno scontato ma indispensabile lieto fine e far sorridere davvero.