Il primo uomo che ebbe la Forza al suo fianco
George Lucas non ha bisogno di presentazioni, il suo nome potrebbe essere l’anagramma del cinema di fantascienza. È quindi un piacere per gli occhi e per la mente scoprire il suo primo lungometraggio, L’uomo che fuggì dal futuro (titolo originale THX 1138) del 1971.
Nato dal saggio conclusivo dei suoi studi alla USC Labirinto elettronico: THX 1138, il film è ambientato in un futuro remoto dove gli esseri umani sono privati delle emozioni causa l’assunzione obbligatoria di droghe. L’espressione personale è quindi inibita e controllata da robot e sistemi di videosorveglianza, i rapporti interpersonali di limitano alla coabitazione ed i nomi sono sigle alfanumeriche. Gli uomini, immersi nel biancore asettico delle abitazioni sotterranee e delle uniformi, si muovono come automi in uno stato di semi-incoscienza, sono rasati a zero e affidano le proprie confessioni di disagio ed insicurezza ad icone religiose computerizzate.
Lucas riesce a dipingere, in un mondo totalmente alienato, la naturalezza dell’emotività umana e l’attimo della presa di coscienza con puntuale delicatezza.
Le immagini sono forti più per il loro significato intrinseco e per la loro estetica che non per la visione stessa – ne è esempio la prigione psichiatrica priva di pareti, claustrofobica seppur infinita; vi si legge quell’impatto caratteristico delle opere prime, esenti ancora dalle leggi del mercato distributivo.
Sono molti gli esempi di società distopiche più o meno futuristiche sia nel cinema che in letteratura ed infatti THX 1138 deve molto in particolar modo a 1984 di George Orwell e Mondo nuovo di Adolph Uxley, ma è a sua volta la pietra di partenza per la fantascienza moderna e contemporanea. Basti pensare ad un blockbuster come The Island (2005) di Michael Bay o al meno conosciuto Equilibrium (2002) di Kurt Wimmer, giusto per non nominare il sempre citabile The Matrix (1999) dei fratelli Wachowski.
L’uomo che fuggì dal futuro [THX 1138, USA 1971] REGIA George Lucas.
CAST Robert Duvall, Donald Pleasence, Don Pedro Colley, Maggie McOmie, Ian Wolfe.
SCENEGGIATURA George Lucas, Walter Murch. FOTOGRAFIA Albert Kihn, David Myers. MUSICHE Lalo Schifrin.
Fantascienza, durata 86 minuti.