Lezioni di marketing
Se non altro, la piccola saga delle Lezioni di cioccolato resterà nella memoria collettiva come il product placement più sfacciato nella storia del cinema italiano. Collocare un marchio all’interno di un film è una pratica consolidata e che non solleva più alcuno scandalo.
Si può fare, a patto di non alterare il significato della narrazione e di rendere il messaggio palese e chiaro (ci viene in mente Rocco Siffredi, che in Matrimonio a Parigi mangia con nonchalance e “a favore di telecamera” la famigerata patatina di cui è divenuto testimonial). Le due lezioni di cioccolato si spingono ben oltre, arrivando alla contraffazione. Sono due pellicole costruite interamente per favorire e sponsorizzare un’azienda, quella delle famose praline di Perugia (il sottoscritto eviterà di dirne il nome). Questo ideale seguito dell’opera girata nel 2007 dall’allora esordiente Cupellini prende le mosse dalla crisi economica ed esistenziale di Kamal e Mattia, amici per opportunismo ma che in fondo in fondo si vogliono tanto bene. La coppia si ritrova sotto l’egida della disperazione, dopo che l’uno ha aperto la tanto agognata cioccolateria senza però vedere l’ombra di un cliente e l’altro è tornato all’edilizia senza ottenere grandi appalti. A complicare la situazione c’è la bella Nawal, figlia del pasticciere egiziano e che inevitabilmente si innamorerà del “timido tenebroso” Mattia. Cercando di fondere elementi realistici – per agevolare la nostra immedesimazione – e favolistici, la sceneggiatura di Fabio Bonifacci frulla furbescamente questioni di stretta attualità come il lavoro nero e l’integrazione socio-culturale degli immigrati con inverosimili risoluzioni sentimentali (l’amore può tutto, l’amore ci salverà, viva viva l’amore). Storditi da cotanto contesto zuccherino, travolti dal perbenismo dell’atmosfera finto-sofisticata e tutto sommato empaticamente coinvolti per la bravura dei protagonisti – Vincenzo Salemme domina con maestria ogni sua scena, dimostrando di rendere decisamente meglio in ruoli secondari piuttosto che da one man band – rischiamo di finire impastati nella vischiosa glassa da pubblicità del Mulino Bianco. Ma la spensieratezza si squaglia quando capiamo che tutta la girandola degli equivoci si risolverà solo grazie alla creazione di un nuovo e “originale” cioccolatino bianco. Lo stesso prodotto che da qualche tempo troviamo negli scaffali dei supermercati, presentato come capolavoro e futuro dell’industria dolciaria. Il prelibato bonbon salverà i personaggi del film, e potrebbe rendere felici anche gli spettatori/consumatori in sala. Crolla ogni possibile difesa: è stato tutto uno sconsiderato spot pubblicitario di 104 minuti. Per il quale, oltretutto, abbiamo dovuto pagare.
Lezioni di cioccolato 2 [Italia 2011] REGIA Alessio Maria Federici.
CAST Luca Argentero, Nabiha Akkari, Vincenzo Salemme, Angela Finocchiaro, Vito.
SCENEGGIATURA Fabio Bonifacci. FOTOGRAFIA Massimiliano Gatti. MUSICHE Umberto Scipione.
Commedia, durata 103 minuti.