Quello che le donne attendono…
Carlino. Un nome scritto sulla spiaggia dalle mani di una donna, sofferente e piangente cuore pesante, intriso di dolore e amarezza, occhi pieni di parole e di lettere arrivate da lontano.
Carlino Vigetti è un giovane uomo, analfabeta e ignorante, ma pieno di fascino per le donne del paese: tutte sono state toccate da quel ragazzetto senza arte né parte, hanno giaciuto nei rovi dove egli stesso è stato concepito, innamorate da respiri di biancospino – mentre inebriate e stordite lo implorano con un “parla ancora” – e da sguardi persi e spaesati di chi ne sa poco del mondo, ma conosce bene il corpo delle donne. Il giovane viene mandato, per aiutare la famiglia, a casa di Sisto Osti, proprietario terriero per cui i suoi lavorano, “a morosare” con una delle sue figlie, bruttine e “troppo caste” già nel nome, Amabile o Maria. Tutto cambia quando durante una di quelle interminabili ore a casa Osti arriva Francesca, figlia adottiva del padrone, straordinariamente bella, sedotta dall’odore “naturale” di Carlino. Questa è la storia di Il cuore grande delle ragazze, il nuovo film di Pupi Avati. Carlino vuole Francesca, la desidera in modo passionale, nostalgico, e poetico insieme; e lei, fragile e forte, padrona di sé, nell’attesa di un amore da consumare, voluto e aspettato, è la tipica donna anni Trenta, che subisce e capisce, accettando i tradimenti, scritti nella storia matrimoniale femminile di quegli anni. Carlino è “Uomo”, almeno nell’ideale fascista dell’epoca, un tombeur des femmes, che promette una fedeltà di cui non conosce i tratti e che fino a quel momento non gli è stata mai richiesta. Francesca, nei giorni precedenti il matrimonio – per Carlino parentesi prima di soddisfare il suo giovane corpo – prepara con dolcezza e timorosa aspettativa il corredo, e altre donne sono come lei votate all’attesa: di diventare donna la Sultana, di qualcuno che le sposi le sorelle Osti, di ritrovare una nuova “verginità” la povera zia. Tutte archetipi di quelle donne dal cuore grande che il regista ama. Se alle volte ci si sente immersi nella campagna, partecipi di un amarcord ingenuo e “favoloso”, altre ci si rende conto di essere solo reduci del passato e spettatori della storia di Avati, in certi momenti prevedibile e già vista.
Il cuore grande delle ragazze [Italia 2011] REGIA Pupi Avati.
CAST Micaela Ramazzotti, Cesare Cremonini, Gianni Cavina, Sydne Rome, Andrea Roncato.
SCENEGGIATURA Pupi Avati. FOTOGRAFIA Pasquale Rachini. MUSICHE Lucio Dalla.
Commedia/Drammatico, durata 85 minuti.